Capodanno Filippino

di David Rosati –
Questo e’ il resoconto di un fantastico viaggio nelle Filippine che mi auguro possa essere d’aiuto per coloro che avranno la fortuna di poterle visitare. Riassumere 18 giorni di vacanza su tre diverse isole e’ arduo, cerchero’ di limitarmi alle informazioni piu’ pratiche senza farmi trascinare dal ricordo di sensazioni incredibili.

Durata del viaggio: 23 Dicembre 2004-11 Gennaio 2005
Trasporti: Firenze – Roma – Hong Kong – Cebu A/R Cathay Pacific, ottima compagnia, voli e servizi a bordo impeccabili + volo interno Cebu-Boracay A/R + traghetto interno Cebu-Bohol.
Soggiorno: 5 notti al Bohol Beach Club camera de luxe – 6 notti al Club Panoly di Boracay – 4 notti al Maribago Blue Water Beach Resort di Mactan Island camera de luxe beach front con tutti i trasferimenti da porto e/o aeroporto compresi e soggiorni con colazione.

Costo: 2200 euro a persona, prezzo “onestissimo” considerato il periodo, la distanza e sopratutto il livello eccezionale delle strutture. Prenotato tramite un’agenzia specializzata nell’Oriente molto professionale, Asia Holidays Team di Roma, che ha anche un proprio sito internet curato ed esauriente. Se andate da quelle parti rivolgetevi a loro, in particolare a Barbara Sforza, gentilissima e impeccabile.

L’itinerario comprende tre isole, Cebu, Boracay e Bohol. Bellissime e con caratteristiche diverse.
Cebu e’ un ‘isola molto grande, collegata tramite un ponte a Mactan Island, dov’è l’aeroporto internazionale, quindi oltre che bella e’ anche comoda per terminare il soggiorno, dall’albergo all’aeroporto ci sono 10 minuti d’auto. Il Maribago e’ affacciato su una piccola baia privata protetta da un’isoletta raggiungibile anche a piedi durante la bassa marea, e’ un albergo eccellente con un’ottima cucina. Di fronte all’albergo ci sono molte isole, alcune delle quali fanno parte di una riserva marina protetta che si puo’ visitare soltanto accompagnati da delle guide autorizzate. Lo scenario sott’acqua e’ incredibile, acqua dalla trasparenza esagerata anche a molti metri, pesci variopinti e soprattutto vere e proprie “praterie” di coralli blu (!!!), uno spettacolo mozzafiato. L’escursione (fatta con i ragazzi del posto su un barcone enorme con sei persone a disposizione) comprende poi la visita di altre isole, per lo piu’disabitate. Il panorama e’ quasi irreale, si ha modo di vedere centinaia di pescatori immersi nell’acqua per ore ed ore procurarsi il pesce con metodi quasi “primitivi”. Navigare nel silenzio di quelle acque e’ come tornare indietro nel tempo. Parlando poi con queste persone ci si sente dire che tutta la loro vita è e sarà lì e che magari sarebbe un sogno visitare un’altra isola o magari Manila. Com’è lontano il nostro mondo!!! A Mactan Island ci sono poi numerosi laboratori dove si fabbricano le famose chitarre acquistabili ad ottimi prezzi. Interessante anche la visita di Cebu City, terza città delle Filippine, a ca.30 minuti da Mactan Island, per la quale un pomeriggio puo’ bastare, compresa la vista al famoso tempio taoista dal quale si gode un bel panorama della città.



Bohol si raggiunge con un’ora e mezzo di traghetto da Cebu City. E’ un’isola molto varia che offre qualcosa oltre il mare, ovvero natura e storia. Il Bohol Beach Club e’ un bell’hotel affacciato su una spiaggia di Panglao Island, piccola isola collegata via terra a Bohol. Camere a 50 metri dal mare, circondate da palme altissime, con annesse amache vista mare per il totale abbandono dei sensi. Passeggiando lungo la spiaggia dell’albergo (verso sx) si arriva nei punti dove (sopratutto il fine settimana) si riuniscono le famiglie filippine per il “pic-nic”…ed e’ un autentico spettacolo… il mare si riempie di centinaia di persone praticamente vestite (il costume e’ per noi “occidentali”), che si godono il mare, bambini a non finire (i filippini sono ferventi cristiani e si meravigliano quando diciamo che siamo sposati ma ancora senza bimbi, per loro la ns.e ‘ una “poor family”. Fa poi un certo effetto passeggiare sulla spiaggia (il turismo qua e’ ancora lontano…) ed essere osservato da tutti quasi come un extraterrestre. Da visitare all’interno dell’isola le famose Chocolate Hills, le colline di cioccolato: si tratta di un’incredibile vallata dove si susseguono centinaia di colline dalla bizzarra forma conica dell’altezza media di 200 mt che cambiano aspetto a seconda della stagione, marroni appunto alla fine della stagione secca, e verde intenso alla fine di quella umida. Adesso siamo nel pieno della stagione secca e si alternano in egual modo i due colori. C’e’ un punto panoramico all’interno dal quale si gode una vista stupenda, circondati a tutto tondo da queste strane formazioni intervallate da risaie nelle quali si specchiano, ecco un’altra faccia delle Filippine. Nella solita escursione poi si risale in barca un fiume circondati da un paesaggio bellissimo dove si entra in contatto con la vita autentica della popolazione e si osservano le tipiche abitazioni del posto, donne lungo il fiume a fare il bucato, bambini che si lanciano in acqua volando letteralmente da enormi liane, che dire…in certi momenti sembra quasi di essere in un film.

Boracay rappresenta il paradisiaco connubio tra natura e atmosfera da sogno. Descriverla non e’ semplice, va vissuta. Un’isola di quasi sette km per appena due, con una delle piu’ belle spiagge del mondo, White Beach, una striscia di tre km di finissima sabbia bianca contornata da un mare cristallino, alle cui spalle si cela letteralmente sotto la vegetazione una vita esagerata, un susseguirsi ininterrotto di lodge, negozi di ogni genere, ristoranti multietnici, disco-bar, praticamente sulla spiaggia. C’e’ una incredibile atmosfera, euforica ma non chiassosa, un turismo cosmopolita, intenso ma mai soffocante, lontano dai nostri standard, tipo “colonia di bella gente” ammassata sulla Costa Smeralda, no qua è diverso, decisamente. Da non perdere il giro dell’isola in barca: una dell’esperienze piu’ belle sinora fatte in diversi viaggi. Si circumnaviga l’isola fermandosi in della calette allucinanti, stile Capo Testa in Sardegna, circondate da rocce vulcaniche, palme… l’acqua è incredibilmente trasparente e sotto offre scenari fantastici. A pranzo ci si ferma nella piu’ bella spiaggia che io abbia mai visto, mare trasparente dai mille colori, dal verde al turchese, pesci, rocce, stelle, conchiglie multiformi nei colori più variegati. Il pranzo e’ una luculliana abbuffata di pesce, accompagnata da verdure fresche, carne, frutta locale e bibite a volonta’. Poi, con calma, si prosegue il giro che termina (dalle 10) verso le 15:30. Già la spesa….ca.8 euro a persona…..!!!!!
L’Hotel Club Panoly sorge in una baia privata nella parte nord dell’isola alla quale si accede via mare; per raggiungere la zona di White Beach a disposizione dei clienti (80% coreani e giapponesi) ci sono vari mezzi che partono a orari prestabiliti. La sera poi la si passa passeggiando lungo White Beach curiosando tra i vari negozi nell’attesa di scegliere il ristorante per la cena. oltre a locali italiani, tedeschi, greci, indiani…ce ne sono molti con svariati tipi di pesce, tonno, calamari, gamberoni, ostriche di ogni genere, aragoste esposti come in una boutique si scelgono accuratamente e si fanno cuocere come si preferisce. Ultima nota per la notte di Capodanno: E’ una ricorrenza alla quale non tengo per niente, ma devo ammettere che la notte del 31 Dicembre 2004 e’ stata davvero emozionante. Dopo una fantastica cena di pesce a ca.10 mt dal mare, con i piedi sulla sabbia, nei numerosi locali e’ iniziato un crescendo di musica che ha accompagnato l’attesa sulla spiaggia di quasi un’ora di spettacolari fuochi d’artificio, dentro di me ho ancora l’immagine indelebile della spiaggia affollatissima (sopratutto di filippini) con il boato degli “oohh!!” di stupore della gente ad ogni botta di colore nel cielo stellato…. veramente suggestivo.

Dunque, nonostante molti giorni di soggiorno mare, piu’ che una vacanza un autentico viaggio in un bellissimo paese dove la poverta’ e’ grande oltre ogni aspettativa, ma lo spirito e la dignita’ delle persone quasi lo fanno dimenticare. Seppur diversi dai thailandesi per storia e origine, anche i filippini hanno il dono orientale dell’eterno sorriso, e sara’ anche questo che ci affascina cosi’ tanto noi “civilizzati”, stressati, pronti a perdere la calma alla minima sciocchezza..che abbiamo” tutto “ma che in fondo manchiamo di umanita’ e gioia di vivere. Ed e’ stato davvero emozionante trascorrere il pomeriggio del giorno di Natale (siamo arrivati la mattina) in un orfanotrofio di Cebu City che si occupa di bambini abbandonati (fenomeno molto diffuso) che sapevamo esistere ma che non c’aspettavamo certo e riguardando nelle foto gli occhi dei bambini che si scelgono vestiti e giocattoli (avevamo riempito due borsoni dall’Italia) fa venire i brividi.
Un paese assolutamente da vedere, fuori dai classici circuiti turistici europei, vario, incontaminato, solare, un autentico incanto.

Chi avesse la fortuna di visitarlo e volesse informazioni puo’ scrivermi a davide22111971@hotmail.it

 

 

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