Le grandi capitali spagnole

di Andrea –
Il 9 Agosto si parte! Direzione Spagna! Un mini-tour di 13 giorni in cui toccherò le tre città spagnole più grandi. 9 – 11 Madrid Partiamo da Fiumicino alle ore 12.10 con un volo Iberia e arrivo in perfetto orario alle 14.50 A Madrid soggiorniamo al centro in via Libreros a 100 metri dalla Gran Via. Usciti dalla fermata metro ci rendiamo subito conto che saranno 13 giorni in un bagno di sudore, sembra di avere un phon sempre acceso dietro le spalle, temperatura media 40 gradi, ma non ci demoralizziamo e partiamo alla scoperta di questa fantastica città ricca di fascino e storia. Visitare Madrid è molto semplice, offre una fittissima rete metropolitana che raggiunge ogni dove, ma la cosa più bella è viverla a piedi, andare da una piazza all’altra, passeggiando tra queste grandi vie e imponenti palazzi storici, in quanto non sono lontanissimi tra loro, quindi ci incamminiamo a Plaza de Espana punto di partenza della vivacissima Gran Via dove al centro si trova la statua di uno spagnolo tra i più famosi nella letteratura mondiale, Cervantes, che precede i protagonisti della sua saga, Don Chisciotte e Sancho Panza. Visitiamo poi Palacio Real, costruito sui resti dell’Alcazar, e sede di rappresentanza dei reali, ma resto un po’ deluso. Accanto al palazzo reale, da visitare assolutamente la cattedrale dell’Almudena, consacrata nel 1993 da Giovanni II con un grandioso interno neogotico. Ci dirigiamo poi fino a Puerta de Toledo per poi risalire fino a Plaza Mayor dove poi ci fermeremo a cena in uno dei tanti ristoranti che danno sulla piazza per mangiare delle ottime tapas. In passato Plaza Mayor era un antico mercato, e dove si poteva assistere alle esecuzioni capitali, adesso è un grande spazio rettangolare che accoglie molti artisti di strada dove troneggia la statua di Filippo II.

La mattina seguente non può non iniziare, con una visita al museo del Real Madrid, per un appassionato di calcio come me, vedere tutti quei trofei conquistati dalla più importante squadra europea, sedersi dove campioni si siedono tutte le domeniche, un monumento al calcio. Nel pomeriggio visitiamo Plaza de Toros, secondo me ne vale proprio la pena, la più antica e più famosa di tutta la Spagna. Più tardi ci rechiamo in piazza de Cibeles dove al centro si trova una fontana sormontata da una sibilla circondata da edifici che ne delimitano il perimetro in maniera monumentale, ed è assolutamente da vedere di sera con l’illuminazione accesa. Dalle 18 alle 20 siamo al museo Prado per la visita gratuita infatti tutte le sere l’ingresso è libero il consiglio è di seguire la piantina con le opere più importanti altrimenti non riuscirete mai a trovarle tanto è immenso questo museo e pieno di dipinti. Qualche centinaio di metro distante dal museo c’è Fuente de Neptuno una grandissima fontana che rende omaggio al dio Nettuno, anche questa assolutamente da vedere di notte. La sera siamo a Puerta del Sol ed è tra i luoghi più significativi di Madrid, è in questo ovale che passa il ”chilometro zero” a partire dal quale si calcolano tutte le distanze in tutto il paese e d in questa piazza si trova la statua emblema della città, un orso che addenta una pianta di corbezzolo.
L’ultimo giorno iniziamo una con una bella passeggiata nel ”El Parque del Buen Retiro” il polmone verde di Madrid dove al centro del parco capeggia il monumento dedicato al Re Alfonso XII. La nostra passeggiata inizia da Plaza de Indipendencia fino ad arrivare a Plaza de Atocha dove si trova anche l’altro importante museo d’Arte il Reina Sofia per usufruire anche qui dell’ingresso libero dalle 14,30 – 21.00 del sabato, dove sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle opere, forse perché più moderne, dei giorni nostri, da Picasso con il famosissimo ”Guernica”, a Mirò e Dalì sono i più conosciuti, ma molte altre meritano un’occhiata. Finiamo la nostra ultima serata madrilena passeggiando dalla Puerta del Sol fino al quartiere Chueca famoso per i suoi locali trasgressivi e la vita notturna, ma passeggiare per le vie di Madrid è veramente un piacere un fiume di gente si riversa per le strade a qualsiasi ora del giorno e della notte, ricca di artisti di strada intrattenendo il pubblico in cerca di qualche mancia, come dicono tutte le guide sembra veramente una città che ”non dorme mai”.

12 – 14 Valencia

Domenica mattina la sveglia suona presto per non perdere il treno per Valencia, finalmente un po’ di brezza marina dopo il caldo afoso madrileno. Il treno alta velocità RENFE è puntualissimo (troverete un link in fondo alla pagina come prenotarlo su internet) così a mezzogiorno siamo nella nuova capitale spagnola il nostro hotel anche qui si trova in centro a due passi da Plaza dell’Ayuntamiento ma qui veramente è tutto a portata di mano e molto accogliente. La prima visita, come d’obbligo non poteva essere che per la cattedrale di Valencia, essa sorge in un luogo considerato sacro in cui erano sorti un tempio romano prima e una moschea musulmana dopo, inoltre qui è custodito il Santo Graal: il calice che Gesù pare abbia utilizzato nell’ Ultima Cena, purtroppo non è che sia molto ben visibile, perché tenuto a debita distanza. Usciti dalla cattedrale saliamo sulla torre del Miguelete, che sovrasta la Cattedrale e che offre una panoramica su tutto il centro storico, la salita è veramente ardua, bisogna salire a piedi per 51 metri e se capitate in un periodo affollato come il nostro, c’è chi scende e chi sale, ma la fatica è ripagata da una vista spettacolare. Alle spalle della cattedrale c’è Plaza de la Virgen molto bella, ampia e pavimentata in marmo, la fontana al lato della piazza, rappresenta il Rio Turia, il fiume che un tempo attraversava Valencia, questo è il cuore del Barrio del Carmen. Esso è il centro storico di Valencia e il cuore principale della vita notturna ed è delimitato da due torri, torre de Serranos e torre del Quart . Nel tardo pomeriggio ci rechiamo sul lungomare per una passeggiata, la spiaggia più famosa di Valencia è la Malvarrosa ed è facilmente in autobus da palza de l’Ayuntamiento con una corsa di 15 minuti. E’ una spiaggia enorme ben pulita.



Il secondo giorno lo dedichiamo alla città delle Arti e della Scienza, è merito dell’architetto Santiago Calatrava il progetto di quest’enorme complesso, al suo interno ospita 5 attrazioni: l’oceanografic, l’Umbracle, il palazzo delle arti, il museo della scienza, e l’hemisferic. Noi optiamo per l’oceanografico e la città della scienza, e visitarli tutte e due è stato veramente faticoso, ad essere sincero ho letto su molti forum e siti molte critiche positive su questo museo ma io personalmente sono rimasto un po’ deluso, l’oceanografico è il più grande al mondo ma quei poveri animali sembravano soffrire molto e non erano tenuti nel migliore dei modi, avendo visto anche l’acquario di Genova devo dire che quest’ultimo era molto più bello. Per quanto riguarda il museo della scienza, questo era enorme!! Ma purtroppo qualche attrazione era rotta e abbandonata a se stessa. Alla fine era più bello l’architettura che l’attrazione.. La sera ci rilassiamo tra le storiche vie del Barrio del Carmen e ci concediamo una deliziosa Paella Valeciana!
L’ultimo giorno inizia visitando la Lonja della Seda, è stata il centro delle attività commerciali e culturali agli inizi del XVI secolo e dal 1996 è stata dichiarata parimonio dell’umanità dall’Unesco, è oggi sede dell’Accademia Culturale di Valencia. Di fronte a questo magnifico edificio sorge una struttura d’acciaio con vetrate colorate a mano: è il Mercato centrale, con i sui 959 banchi di prodotti freschi, è un intrecciarsi di colori e di odori. Dopo una bevuta di succo di frutta fresca ci concediamo una passeggiata lunghi i viali dei giardini del Turia , questi prima non era altro che un fiume ma dopo l’inondazione del 1957 il suo corso è stato deviato e ora sul suo letto sorgono questi giardini. Decidiamo di trascorrere il resto del giorno passeggiando un po’ a caso tra le vie di questa città, vicino a Plaza dell’ Ayuntamiento sorge la stazione ferroviaria del Nord Rappresenta uno dei monumenti più emblematici dell’architettura cittadina e merita sicuramente qualche foto, di fianco si trova Plaza de Toros de Valencia, passeggiando con vero piacere tra queste vie, ci accorgiamo che è ora di andare a dormire e anche la scoperta di questa città si conclude, il giorno dopo saremo in viaggio verso Peniscola.

15 Peniscola

Il giorno di Ferragosto prendiamo a noleggio un’automobile dalla Hertz, già prenotata online, per dirigerci a Peniscola, un piccolo paesino sulla costa Azahar, scoperta per caso è stata una piacevole sorpresa. E’ un piccolo comune abbarbicato sulla roccia sovrastato dal Castello dei Templari, dove risedette qui Papa Luna, chiamato a sostituire Clemente VII come Papa ad Avignone. Qui ci congediamo una giornata di relax sulla spiaggia e un bagno tra le calme acque del Mediterranio, per poi passeggiare tra le viuzze che si arrampicano fino al castello, piene zeppe di negozietti di souvenir e ristoranti. Un paesino veramente carino.

16 – 17 Tarragona

Tarragona è una piccola cittadina a circa 100 km da Barcellona sulla costa Dorada e dal 2000 l’insieme archeologico è stato inserito nei patrimoni dell’umanità dall’Unesco. Al nostro arrivo non abbiamo subito una buona impressione di questa cittadina, perché è un totale caos di traffico e posteggi macchine infatti i parcheggi in superficie sono pochi e tutti a pagamento e ci sono molti garage a pagamento sotterranei al costo di 2,5 euro l’ora (cmq gli hotel hanno convenzioni con questi garage, il nostro faceva pagare 15 euro ogni 24 ore, ma per nostra fortuna se ci si sposta verso il porto ci sono parcheggi liberi), cosi ci spostiamo sulla costa di Salou per trascorrere un pomeriggio al mare. La sera scopriamo questa cittadina e ne rimaniamo affascinati, il centro storico è veramente bello e pieno di vita, di ragazzi, di locali, di palchi con intrattenitori. Cosi la mattina seguente visitiamo le rovine storiche, al costo di 10,55 euro è possibile visitare 6 siti storici con tanto di mappa del percorso da effettuare (un solo sito costa 3 euro) noi partiamo dal Foro Romano, proseguiamo per casa Catellanaru, percorriamo le antiche mura che a mio avviso sono il tratto più bello e suggestivo del percorso, poi casa Canales, il circo romano e finiamo con l’anfiteatro, una visita da fare assolutamente, ci dirigiamo poi alla visita della Cattedrale molto imponente iniziata nel 1171 e consacrata nel 1331 la facciata e rimasta incompleta nella parte alta a causa della crisi cittadina dopo l’ondata di peste del 1348. Nel pomeriggio ci rechiamo al mare che è raggiungibile a piedi con una passeggiata di 10 minuti e anche se vicino al porto le acque sono limpide e le spiagge grandi e pulitissime. Che dire Tarragona è sicuramente stata la tappa del mio tour che più mi ha sorpreso e affascinato, accogliente tranquilla facile da visitare ed emana storia da qualsiasi angolo della città e da ogni mattone che calpesti. Stupenda.

18 – 21 Barcellona

Arriviamo a Barcellona nel pomeriggio ela nostra prima visita e dedicata allo stadio del Barcellona Nou camp al costo di 22 euro ma aimè poiché il giorno seguente era in programma la prima giornata di campionato non ci è stato possibile visitare gli spogliatoi e le panchine, ma la zona trofei è veramente imponente peri recenti successi ottenuti ,con continue immagini dei campioni che scorrono sulle pareti, bellissimo, se si è tifosi di calcio merita sicuramente una visita. Vista l’ora ci rechiamo verso il Montjiuc per assistere allo spettacolo della fontana magica che inizia alle 21, un consiglio di recarsi almeno 30-40 minuti prima per scegliere il posto migliore che poi si affolla di turisti, ne vale veramente la pena un vero spettacolo di luci, colori e musica, uno spettacolo da non perdere! La Domenica mattina siam a Parc Guell il famoso parco progettato da Gaudì l’ingresso è molto bello con tutti questi colori, forme bizzarre, e la salamandra a darci il benvenuto, sopra la scalinata si trova il grandissimo piazzale con tutto intorno panchine colorate, se si procede sulla sinistra è possibile salire sul belvedere ed avere una vista spettacolare di Barcellona! Dopo aver trascorso qualche ora in questo stupendo parco decidiamo di visitare un’altra opera di Gaudi, casa Battlò, l’ingresso è un po’ caro, ma ne vale sicuramente la pena, l’esterno è già bellissimo ma l’interno è meraviglioso, un continuo gioco di colori e forme che sembra di essere in una casa delle favole. Alla sera passeggiamo lungo la Rambla partendo da Plaza Catalunya fino al porto con la statua del Mirador di Colombo, è affollata di turisti, ma purtroppo non ci sono gli artisti di strada, solo bancarelle e ristoranti. Così durante il percorso deviamo verso la Cattedrale che si trova nel cuore della del Barrio Gotico e la sua imponenza e impressionante, ma attenzione dalle 12,30 alle 17 l’ingresso è a pagamento. Dopo la visita della Cattedrale ci perdiamo per queste viuzze della città vecchia ed è bellissimo! L’ultimo giorno visitiamo la Sagrada Familia anche qui l’ingresso è abbastanza caro, ma adesso i lavori sono quasi ultimanti almeno il suo interno lo è, ed è qualcosa di meraviglioso, in più è possibile visitare il museo dedicato alla storia della costruzione di questa cattedrale ma terminata dal celebre architetto a causa della sua morte improvvisa, ma comunque a mio avviso è l’attrazione più bella di Barcellona. Nel pomeriggio siamo di nuovo sulla Rambla per una passeggiata e per comprare qualcosa da mangiare nel famosissimo mercato della Boqueria che si trova a metà della via ed è un susseguirsi di colori e profumi dei prodotti in vendita, alcune sembrano vere opere d’arte nella loro disposizione. Purtroppo è l’ultima sera e la nostra vacanza è giunta al termine ma la ricorderò con molto affetto, dalla cordialità dei sui cittadini, all’efficienza dei trasporti e dall’ottima compagnia di viaggio che mi ha accompagnato in questa avventura!!!

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