Luna Park Praga

di Marco Marmotti –
Lo dico subito: se non fosse assediata dai turisti questa città si potrebbe definire davvero magica…  Eppure per adesso i suoi abitanti sono fermamente convinti che sia meglio avere la città invasa dai turisti piuttosto che dall’esercito russo…
Sicuramente c’è una certa assonanza con il centro storico di Venezia. Il comune denominatore si intravede facilmente nella migrazione dei residenti dal centro, nella scomparsa delle attività artigiane tradizionali, nell’invasione delle catene commerciali e nello smercio indiscriminato di paccottiglia nei molteplici negozietti di souvenir… tutti assurdamente uguali… tutti con la stessa merce allo stesso identico prezzo! Due città diverse con meccanismi simili. Insomma a Praga il turismo è diventato la principale fonte di reddito, tanto che persino l’ex ghetto ebraico è stato trasformato nel quartiere della moda, così come gli edifici simbolo del comunismo sono diventati hotel di lusso.

Al di là di questo, se siete interessati all’architettura, allora questa è la città giusta per voi, perché qui si possono trovare disseminati in varie strade tutti gli stili archiViaggio a Pragatettonici descritti in un qualsiasi manuale di storia dell’architettura, spesso in perfetta simbiosi: dall’art nouveau al barocco, dal gotico al cubismo, dal neoclassico all’ultramoderno. Anche se ciò non toglie che ci siano disseminati qua e là anche parecchi edifici incredibilmente spaventosi (tanto per citarne uno l’edificio che ospita il Museo nazionale della tecnica, di una bruttezza difficilmente superabile). O stranezze urbanistiche apparentemente incomprensibili. Tanto per dirne una a Praga passa un’autostrada proprio nel cuore della città! Nella gestione dello spazio urbano questa normalmente viene definita follia pura…

Da queste parti comunque insieme alla fama turistica sta crescendo anche il costo della vita. Praga non è più una meta economica, meglio saperlo subito. L’unica cosa che costa davvero poco è la birra. Quasi ovunque mezzo litro della buonissima birra “PILSNER” si trova a 35-40 corone praticamene un euro e mezzo.

Per gli appassionati esiste persino una mappa interattiva dove è indicata la fascia di prezzo delle birre vendute nei bar, ristoranti e pub della città.

Cliccando su uno dei miniboccali si apre una finestra con il nome del locale, la via in cui si trova e la marca delle birre vendute con il relativo prezzo. Ah, tanto per saperlo: da queste parti la birra si chiama pivo!


Se volete vedere subito le cose imprescindibili, dirigitevi direttamente in Piazza della Città Vecchia (Staromestské nàmestì): il vero cuore della città, e anche il punto dove sono concentrate le maggiori attrazioni di interesse turistico. Qui si trova il bellissimo Orologio astronomico. A Praga si racconta una leggenda: pare che l’artigiano che nel 1490 lo costruì fu accecato per evitare che costruisse un’opera identica! Questa si che si chiama riconoscenza…

Il famoso e incantevole Ponte Carlo, bordato di numerose statue barocche, a me ricorda vagamente piazza Navona. In generale nelle intricate strade del centro rimarrete estasiati ad ogni angolo nell’ammirare la selva di torri gotiche, di guglie, di simboli, di statue barocche, di ferro battuto, di stucco e di finestre decorate: tutto sapientemente restaurato.

Se volete fare una passeggiata architettonica con il naso per aria imboccate pure la strada chiamata Parizskà e lì vi troverete ad ammirare numerosi piccoli capolavori dell’Art Nouvau. Ovviamente riportando lo sguardo a terra vi ritroverete immediatamente intruppati tra migliaia di turisti e vacanzieri che seguono bionde guide poliglotte.
Per scoprire la città dei praghesi bisogna necessariamente uscire dai percorsi turistici. Tanto per iniziare il mio consiglio è quello di fermarsi ad ammirare la Tanciki Dum, la “Casa Danzante” progettata da Frank O. Gehry insieme al croato Vlado Milunic: per la sua sinuosità coreografica è soprannominata Ginger & Fred. Un capolavoro, a modo suo.

Questa fabbricato peraltro è contornato da edifici ottocenteschi. Tanto per non smentirsi Frank Gehry ha pienamente confermato l’accusa che gli è stata sempre rivolta, quella di fregarsene allegramente degli spazi che contornano le sue creazioni…

Le case cubiste (la più famosa è la Casa della Madonna Nera, ma ce ne sono anche di molto interessanti vicino a Vysehrad), sono un’altra attrazione imperdibile. Sembra che la Repubblica Ceca sia l’unico paese al mondo in cui si possono ammirare edifici del periodo cubista, veramente insoliti, interessanti e poco frequentati dai turisti.



Le Cooperative Houses in Elišky Krásnohorské 10-14, vicino al centro, presentano una facciata molto rappresentativa dello stile cubista costruito sull’armonia delle linee geometriche.

Praga poi è una città piena di bei caffè ma vi assicuro che il Grand Café Orient (nello stesso palazzo del Museo di Cubismo ceco) ha un fascino tutto suo. Dopo aver bevuto il caffè, date un’occhiata alla mostra di mobili, architettura e dipinti cubisti.

Vinohrady e Zizkov sono i due quartieri ai margini dei flussi turistici dove si può scoprire la Praga perduta…
La Chiesa del Sacro Cuore in mattoni vetrificati, riconoscibile subito dallo smisurato Orologio, non può lasciare certo indifferenti.


La torre della televisione è invece l’ultimo monumento comunista della città. Praticamente un simbolo. All’ottavo piano si gode un panorama splendido, al quinto c’è un bar ristorante dove vale la pena fermarsi.
I bebè che si arrampicano su per la torre sono un orribile capolavoro epico opera dello scultore ceco David Cerny, noto proprio per le sue provocazioni.

A qualche chilometro a nord – ovest di Mala Strana , un po’ sopra il quartiere di Dejvice vi è un’alta concentrazione di ville anni venti e trenta del Novecento: cubi geometrici in cemento e vetro in stile funzionalista, una piccola lezione sul campo di storia dell’architettura contemporanea!

Informazioni sparse…

Nei bagni si paga dappertutto.

Il cambio euro/corone è una delle principali attività su cui si fonda l’economia di Praga

La carta igienica è simile alla carta vetrata

Nei negozi nessuno rilascia mai scontrini e ricevute fiscali

Avete presente la grande catena di calzature Bata? Ecco, il signor Bata è ceco! E infatti i negozi Bata impazzano…

Prendere un taxi a Praga può rivelarsi un’esperienza capace di rovinarvi una giornata, visto che i taxisti di Praga sono noti per la loro sfacciataggine.

Il verde dei semafori pedonali dura tre-quattro secondi dopodichè si passa immediatamente al rosso e voi siete lì in mezzo alla strada.

I praghesi non sorridono ma almeno hanno il senso del’umorismo

Il Viaggio Fai da Te – Hotel consigliati a Praga

 

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