Ma perche’ non abbiamo preso l’aereo?

di Alessia Attolini – 
Parma – Norsjö (Västerbotten) SVEZIA (22/08 – 1/09/1999)
Ovvero: MA PERCHÉ NON ABBIAMO PRESO L’AEREO?!
Premessa: siamo partiti in nove: la mia missione era quella di fare da interprete (inglese-italiano) a un gruppo di amici cacciatori e pescatori. L’idea malefica è stata di andare in auto: se possibile sceglietele comode e spaziose (non la fiat Scudo, per carità…messaggio promozionale!). Ah e se andate in estate, comprate un anti-zanzare potente, direttamente sul posto: vicino ai laghi, nel nord, sembrano elicotteri!

22/08 – Amburgo, motel – I giorno
L’avventura è cominciata alle 5:00.
Ancora nessuno di noi sapeva cosa avrebbero implicato quei 3000 e rotti km in auto: stanchezza, mal di muscoli, sonno, caldo e persone magari non troppo simpatiche… purtroppo quest’aspetto è indipendente dal kilometraggio!
La stima della distanza, a dire la verità, è stata “on the road”, nel vero senso dell’espressione: infatti la tabella di marcia di Federico, fatta fare al computer, era riferita ad un paese omonimo, che però non era il “nostro” Norsjö (Västerbotten), bensì un altro in Norvegia ( e notevolmente più vicino)!
Comunque, se l’attrezzatura era degna della corazzata Potëmkin, lo sile era quello decisamente inconfondibile dell’armata Brancaleone!!
Abbiamo lasciato Parma all’alba: il cielo era sereno e la temperatura lasciava già presagireuna giornata calda.
Il bello delle partenze “intelligenti”, quelle super mattiniere, per intendersi, è che per strada non c’è un cane (tranne quando si è diretti a Rimini…chissà perché!)
Avvicinandoci all’Austria, passando quindi per Bolzano e il Brennero, il paesaggio era così bello da togliere il fiato! Le montagne e l’erba dei campi erano di un verde…verde! Eil cielo di un blu…blu! Talmente bello, che sarei scesa a scattare delle foto, ogni 5 km…
Di tanto in tanto, fiancheggiavamo dei deliziosi villaggi, che sorgevano intorno a chiesette coi campanili tremendamente appuntiti e che parevano usciti direttamente dai cartoni di “Heidi”. Mi ha colpita, in particolare, l’ordine e la disciplina austriaci e (almeno all’inizio) tedeschi, tanto sull’autostrada, quanto nell’ambiente…in Questo dovremmo imparare qualcosa, noi italiani. Dopo 600 km, però, anche questo bel paesaggio diventa noioso…e la Germania è bella lunga a farla tutta!
Così ci siamo fermati a pranzo in una locanda tedesca, molto carina, in mezzo ai filari (verticali) di luppolo. È stato piuttosto arduo fare le ordinazioni (e decifrare il menù) senza sapere il tedesco! Il solo a masticarlo un po’ era Fabrizio…che però ha fatto ordinare a tutti STINCO DI MAIALE! Una cosina buona e …leggera! Per fortuna l’Enrica ha dato retta a me e, fidandoci di una familiare desinenza “-kotoletten”, ci siamo pappate una bisteccona ai ferri con tanto di patatine fritte! (roba da scoppiare dal ridere) Poi, per evitare l’abbiocco post-pranzo, ci siamo messi subito in viaggio. Così, verso le 22:30, ci siamo fermati in questo motel, ad Hamburg (da 97 DM a notte, in singola…’azz!).
Direi che l’unica rogna, per oggi, è il GSM che non va…!

24/08 – Risliden – II e III giorno
Il secondo giorno, praticamente non esiste, per cui tralascio.
Dopo una notte passata in auto SULLA STRADA (oh, non fraintendiamo!) tutto sembra più brutto, persino le deliziose casette svedesi, stile “Hansel & Gretel”.
Eh sì, perché volendo arrivare presto, i nostri cacciatori hanno tentato la “tirata”; ma, appunto, ci hanno solo provato, poiché il risultato è stato un nottata sul ciglio della strada, con la testa incastrata tra sedile e finestrino, a “dormire” (!?).
Infatti al nord hanno l’abitudine di cenare non dopo le 19:00 e alle 22:00 tutto è chiuso e si va a fare la nanna… Inoltre lungo la E4, la strada che costeggia tutto il lato est della Svezia, è già un miracolo trovare i distributori, figurarsi i motel!
Comunque ora siamo sistemati in una “stugor” (casetta in legno tradizionale) in un micro-agglomerato di casette che si chiama Risliden, a pochi km da Norsjö il paese vero e proprio. È in legno, rossa, molto graziosa: carina, ma cigolante come le ossa di mia nonna, accogliente, ma con un bagno per 6 persone! E il tutto è circondato dalla natura incontaminata dei vasti boschi di conifere e dai laghi.
Beh, sto ammirando il paesaggio, ma mi sembra un tantino noioso…ma forse è il pranzetto del chiosco greco che non riesco a digerire…o sarà per la donna baffuta (giuro!) sul traghetto (Helsingør – Helsingborg)?!
Abbiamo un vicino di casa gentilissimo, che ci ha portato un po’ di legna e ci ha detto di prendere pure le patate dal suo orto.
I cacciatori sono in un altro paesino (Lapland) a circa 20 km da noi, con Lorenzo, un prof. di filosofia (di non mi ricordo dove). In realtà è un pazzo squinternato, coi capelli tinti di rosso e nemico della saponetta (ha i denti dello stesso colore dei capelli…argh!): insomma un mostriciattolo puzzone!
Verso le 21:00, come da programma, si sono presentati gli amici dell’allegra brigata, per la cena…fortuna che abbiamo fatto spesa al supermercato!

25/08 – Risliden – IV giorno
Questa mattina, per riprenderci dalla sfacchinata, abbiamo deciso di poltrire un po’ a letto. Ero così stanca, che non ho neanche sentito l’Enrica russare (il che è tutto dire). Il piano era di andare a Lycksele, allo zoo, e così è stato. Devo ammettere che come navigatore non me la cavo malaccio… non ci siamo persi, in compenso non azzecchiamo mai casa nostra al primo colpo. Ma che possiamo farci? Sono tutte uguali…
Lycksele è una cittadine carina e allo zoo ho visto un sacco di animali, come foche, cervi, alci e il bisonte europeo, di cui resta qualche esemplare in Polonia. È in assoluto l’animale più grosso che io abbia mai visto: almeno 12 quintali!
Oggi avrei affogato alcuni membri del gruppo, ma è meglio tenere duro: casomai lo farò a viaggio concluso!
Poi a casa sono venuti a trovarci alcuni tipi del posto: Kaarina, Leif e un altro tizio dal nome impronunciabile.
Sembrano tanto ingenui e non abituati a vedere turisti, ma in realtà sanno come gestire la cosa (oserei dire “il business”). Tuttavia sono gentili e disponibili; Leif è un grande casinista, ma è simpatico e un gran chiacchierone! Dicono che loro bevono soprattutto latte, ma intanto si sono fatti fuori più di un bicchierino di grappa! La sera l’armata Brancaleone è venuta a cena, ma se avessimo dovuto aspettare che prendessero qualcosa, c’era da star freschi! Come volevasi dimostrare: non hanno preso neanche una quaglia!

26/08 – Risliden – V giorno
Questa mattina mi sono alzata alle 7:30, siccome avevamo pensato di fare una gita al mare, ma il resto della compagnia (esclusa quella mattiniera dell’Enrica) ha dormito fino a tardi; morale della favola: alle 11:00 eravamo ancora a metà strada (e lì le distanze sono a dir poco enormi).
Per prima cosa ci siamo diretti a Skellefteå, una città abbastanza grande, se consideriamo la bassa densità del luogo. Ci sono circa 75500 abitanti. Abbiamo visitato la chiesa di St. Olov, del 1925; in realtà doveva essere iniziata 10 anni prima, ma con la guerra mondiale, il progetto fu rimandato “a tempi migliori”. Il valore è di circa 600000 SEK (corone svedesi, n.d.A.), metà delle quali fu presa in prestito, mentre l’altra parte fu “racimolata” con donazioni e tasse varie. All’interno c’è un organo enorme, a 43 voci… nel complesso, non è male…
A fatica, grazie al provvidenziale ufficio informaioni turistiche, siamo arrivati al mare, a Boviken.
Certo, è tutto diverso dal Mediterraneo, sia chiaro: non profuma neanche di sale! Direi che sembrava di più un lago (ma non ci siamo sbagliati!), ma era ugualmente bellissimo. Nonostante sia estate, la temperatura era di circa 15-16 gradi; il sole scalda, ma il vento è freddo. Si passa dal maglione di lana alla maglietta, con molta facilità. Siccome il posto era deserto, abbiamo improvvisato un pic-nic, con l’auto in sosta vietata (sì, facciamoci riconoscere!). Al ritorno, al grido di “ALCE! ACLE! ALCE!”, abbiamo inchiodato e fotografato un bellissimo…alce (non si era capito?), sul ciglio della strada…
Min bästa tid är nu: il miglior tempo è ora.



27/08 – VI giorno Tempo orrido: nuvoloso e freddo. Così siamo rimasti a casa… a dire il vero alle 10:00 siamo andati a trovare gli altri, ma non erano in casa. Figurarsi che per andare a prendere il pane (avvertenza: lì il pane, come lo intendiamo noi, non esiste. Si fa in casa! Al supermercato si trova, al limite, quello nei sacchetti di plastica, molliccio e dolciastro… ma piuttosto che niente, è meglio “piuttosto”, no?) siamo andati fino ad Åmsele!
Pomeriggio: letargico!
La sera, gli uomini ci hanno offerto (a noi donne…sennò non si capisce) la cena al ristorante, a Norsjö. Abbiamo mangiato un’ottima trota salmonata arrostita, con una salsina rosa a base di salmone affumicato e, per dessert, una buoniiiiiiiissima torta di mandorle e nocciole con scaglie di cioccolato: stanotte me la sogno!

28/08 – VII giorno
‘Manco a dirlo: il tempo oggi è ulteriormente peggiorato! Ma bastasse un po’ di pioggia e di vento a farci desistere… mica ci siamo fatti spaventare: siamo andati in Finlandia, a Rovaniemi (a trovare babbo Natale). A quanto diceva la Mara, doveva essere una città d’artigianato e, invece, sembrava di essere a Milano, zona industriale!
Comunque ho acquistato un bel maglione Lappone e un ciondolo d’argento, che rappresenta un sole stilizzato, della simbologia tradizionale Sami. Ho pure spedito le cartoline dall’ufficio postale di Santa Claus, nel Santa’s village…
Il pensiero di essere al circolo polare artico, mi ha fatto un po’ effetto, anche se era pieno di italiani! Il posto è pieno di negozietti di souvenirs (vendevano pure la polvere di corna d’alce, o di renna, non so, spacciandola per afrodisiaca…mah!) e, davanti ad uno di questi, c’era una colonna di legno, con le distanze dalle capitali mondiali.
Il viaggio di ritorno è stato pesante…Per quel che mi riguarda ero così stanca, che ci vedevo doppio.
I nostri cacciatori sono via per 2 giorni, forse in Norvegia…

29/09 – VIII giorno (h.14:30)
Ho finito di leggere “Il silenzio degli innocenti”…gran bel libro!
Questa mattina io, l’Enrica e la Mara abbiamo fatto due passi in paese (chiamalo paese!) e Leif ci ha presentato una coppia di italiani, che viene qui da 5 anni.
(h.19:40)
Abbiamo fatto un giro tra i boschi, fino al lago. I tentativi di pesca di Riccardo erano piuttosto ridicoli…chissà cosa avrà pensato il signore che ieri ha preso 6 lucci, nel vederci! I vicini di casa ci hanno invitati a vedere gli alci, verso le 20:00 e, domani, a raccogliere i mirtilli. A me piacerebbe andarci, ma qui non c’è nessuno…che fare?
(h.20:00)
ECCOLI! Sono qui! Allora si va dagli alci! YUPPII!!

30/08 – IX giono
Domani si parte ahimè! Non so se mi dispiace di più partire e andar via da questo bel posto, o partire e rifarmi tutti quei km…
Oggi sonoa andata a Umeå, una cittadina univeristaria, dove l’età media è di 34 anni e con un “campionario di fauna umana” da fare invidia a metropoli come Londra! Tra punk, grunge, ubriachi e “fatti” ho trovato pure un parrucchiere coi prodotti di Paul Mitchell! (scusate, ma è una storia lunga! n.d.A.)
I cacciatori hanno affittato un paio di camere da una donnina, a Risliden. Hanno detto che c’è odore di carogna… “Forse ha ucciso il marito e poi lo ha messo sotto al letto”, questa cosa che ha detto Federico, ha terrorizzato Fabrizio, che non ha chiuso occhio e ha tirato uno scarpone fuori dalla finestra, per far tacere un gatto in amore (tra l’altro l’unico gatto di cui si hanno notizie, durante il viaggio! Non se n’è visto uno… che li mangino?).
Uh, mi dispiace non salutare Leif, perché mi era simpatico…
Domattina si parte alle 6:00: credo di non dover aggiungere altro!

31/08 – Helsingborg – X giorno
sono le 2:10 del mattino, per cui a rigor di logica, dovrei scrivere 1/09, ma poi mi incasino… Finalmente posso andare a dormire! Partenza alle 6:00, visita rapida ad Uppsala e “tirata” fino a qui. Mi sono sbizzarrita nella ricerca di un posto per la notte e credo che una receptionist ci stia ancora aspettando: ma quell’ hotel era caro come il chinino! Ora siamo al Lady Ruuth e si sta da papi! Sono in una doppia, da sola, pago come singola, c’è un bagno che sembra un salotto, frigobar, tv…meglio di così… Peccato che dormirò sì e no 5 ore!

1/09 … o è il 2/09? boh!
Riassunto: tiratona fino a Parma! Tanto per cominciare perdiamo il traghetto; poco male, tanto ne passa uno ogni 3 secondi… Poi, inizia il tragitto verso casa. Dire che è stancante è un eufemismo! Anche fare il navigatore è duro: mica si dorme!
Da Norimberga al Brennero il tempo era bruttissimo, ma l’armata Brancaleone è sopravvissuta e alle 3:00 ero a casa.
Ora si attende la cena dei “reduci”… BRANCA BRANCA BRANCA! LEON LEON LEON!!

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