Viaggio a Santiago de Compostela in bicicletta

di Aladino e Francesca –
Cominciano i preparativi per la partenza. Siamo un po’ emozionati, la notte dormiamo poco.
Sabato 9 agosto
Finiamo di preparare le nostre cose. Carichiamo le biciclette sulla macchina. Domani mattina di buon’ora si parte. Jessica ci ha regalato 2 braccialetti ciascuno: uno è quello della fortuna ed uno è il richiamo degli angeli per quando ne avremo bisogno e sicuramente ne avremo.Per infonderci coraggio abbiamo messo una foto ciascuno di Jessica sulla borsetta davanti, in modo da vederla sempre. Sarà la nostra guida. DOMENICA 10 AGOSTO 2008

Partenza da casa ore 3.30. A Stiava laviamo la macchina e partenza definitiva ore 4. Il viaggio è lungo ma scorrevole, noioso e con un po’ di traffico il tratto francese dell’autostrada fino a Narbonne. Ogni momento ci si deve fermare per il “Peage”. Rimpiangiamo le nostre autostrade dove si entra e si paga solo alla fine del viaggio che intendiamo fare!

Arriviamo a Saint Jean de la Porte (Donibane-Garazi) alle ore 18 circa, dopo numerose staffette di guida, tipo 24 ore di Le Mans. A S. Jean c’è il mondo! Io pensavo di trovare 3 case invece sembra di essere a Lucca per Santa Croce. Io lai! Facciamo un giro per la cittadina, incontriamo dei ragazzi baschi in costume che suonano per le strade musiche tradizionali. Il paese è in festa. Facciamo qualche foto ricordo. L’ufficio del turismo è chiuso, gli alberghi pieni, al che, decidiamo di andare verso Roncisvalle in cerca di un alloggio. Dopo aver chiesto inutilmente a 3 o 4 hotel una camera penso che l’inizio sarà subito duro.in più sono stanca morta. Mentre stiamo ritornando verso S. Jean, ad Arneguy mi viene di chiedere in un piccolo hotel che all’apparenza sembra chiuso “Hotel Clementina” e con mio stupore la camera c’è, molto pulita e carina: si cena, anche bene, una doccia e a letto. Domani si parte!!!! Stanotte penso che dormiremo anche se l’emozione ed il pensiero di partire ci avvolgono. Qui all’Hotel ci tengono la macchina nel loro parcheggio per tutto il Pellegrinaggio!!!! Primo miracolo di Santiago, anzi, il secondo. Il primo è stato di trovare da dormire!!!!!

LUNEDI 11 AGOSTO 2008 TAPPA N. 1

Dormito splendidamente. Lo scorrere dell’acqua del ruscello ci ha cullato. Sveglia ore 7.15. Ha già piovuto, ed ora il cielo è nuvoloso. Facciamo colazione in hotel e poi andiamo a S. Jean all’ufficio del Pellegrino per fare il primo sello e la registrazione della nostra partenza. Ci danno qualche informazione, qualche cartina, le “conchiglie”, facciamo un’offerta e partiamo. In paese compriamo una Cartina del Cammino che poi voglio incorniciare, ne compriamo un’altra stradale della Spagna che poi ci accorgeremo che non serve a niente! E’ in scala troppo grande. Ed ora viaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!Si ritorna all’hotel Clementina, sistemiamo le biciclette lasciamo come previsto la macchina all’hotel, gli lasciamo anche le chiavi, così non rischiamo di perderle, magari perdiamo la macchina ma questo ora è un dettaglio! I gestori dell’albergo ci fanno le foto, ci riempiono le bottiglie di acqua, noi ce la stavamo dimenticando, finalmente alle ore 11.30 si parte. Il Cammino vero è iniziato, speriamo di arrivare fino in fondo.
La strada, tranne brevi tratti di pianura, comincia subito a salire. All’inizio con le gambe ghiacce è veramente dura, e soprattutto io non riesco a prendere il ritmo giusto e vado subito in affanno. Ci fermiamo diverse volte. Durante il percorso abbiamo incontrato e ci hanno superato altri sei ragazzi di Vercelli ed altri 2 italiani. Dopo circa 3 ore, piano piano, siamo arrivati “all’ALTO DE IBANETA” QUOTA 1052. Qui conosciamo Roberto d Monza. E’ un ragazzo giovane e viaggia da solo. Per lui il cammino è iniziato subito con un problema, ieri sera si è perso e si è ritrovato a tarda sera in un’altra valle, ci racconta la sua avventura, ci mostra le foto che ha fatto. Ne facciamo di nuove. Un paio anche a lui. Mangiamo un panino, foto di rito e giù a Roncisvalle. Il tempo è così e così.
Roncisvalle non è un paese: Roncisvalle è una chiesa bellissima e tutto ciò che serve per il ricovero del Pellegrino. Facciamo la coda all’Ufficio del Pellegrino per avere il nostro “Sello” e di nuovo dobbiamo registrarci. Stasera durante la messa chiameranno anche noi per la classica Benedizione. Ci sono molti italiani e questo ci rinfranca, ci sentiamo a casa. Alle 16.30 partiamo da Roncisvalle, il cartello stradale indica 790 Km a Santiago.

La strada, un bel viale alberato è in discesa. Che goduria!!!!! Qualche Km di riposo per le gambe, qualche tratto ondulato e poi l’Alto de Marquiriz 900 mt circa. Ancora giù, giù, giù e poi ancora su sull’ALTO DE ERRO quota 801 mt circa. La salita è stata piuttosto dura e lunga, sinceramente non ce lo aspettavamo. Qui incontriamo 2 ragazzi di Tortona che avevamo visto a Roncisvalle e che poi rincontreremo a ZUBIRI nostra meta di oggi. Loro, Cristian e l’altro (il nome non me lo ricordo) hanno trovato alloggio all’Auberge del Pellegrino. Ci dicono che non hanno trovato altro. Per noi, non ci sembra una buona sistemazione, decidiamo di vedere se troviamo qualcosa di meglio ed in realtà siamo più fortunati di loro. Anche stasera Santiago ci ha voluto bene e ce ne vorrà per tutto il Cammino. In paese suono ad una porta chiusa che c’era scritto Pension. Nessuno apre, penso sia chiusa, invece una signora con un’agenda in mano mi viene incontro e mi chiede se cerco da dormire. Mi dice che tutto è occupato, però se voglio, al prezzo di Euro 32 mi può dare una camera in un appartamento privato. Che dite l’avrò presa o no? Aladino è sorpreso, quasi quasi non ci crede. L’appartamento è un chicchino, tutto per noi e ben arredato e pulito. Facciamo una bella doccia, il primo bucato e andiamo a cena in un bar vicino alla casa. Menù del Pelegrino: Zuppa di verdure, scaloppine, patate fritte, macedonia, vino, acqua, caffè Euro 11 a testa. Tornando alla signora di prima che sembrava l’Assunta moglie del Moreno, appena arrivati ci ha aperto un garage per le biciclette; ci ha dato le chiavi del garage, di casa, si è pagato ed è sparita. Domani mattina possiamo fare il nostro comodo e partire quando ci pare. Abbiamo fatto un giro per il paese, qualche foto, ed ora andiamo a letto, sono circa le 11,00. Domani pensiamo di arrivare a Puente della Reina.

Tappa Di Oggi:

ARNEGUY-ZUBIRI
Km Percorsi: 47.53
Tempo Di Percorrenza: 4,39,34
Media: 10.20
Tipo Di Percorso: salite e discese

MARTEDI 12 AGOSTO 2008 TAPPA N. 2

L’orologio del campanile che ha rotto tutta la notte batte le 8.30. si stanno caricando le biciclette. Il tempo dovrebbe essere bello. fra poco si parte. Prima tappa Pamplona. La strada è pianeggiante e scorrevole con traffico regolare. Solo vicino alla città abbiamo fatto un tratto di superstrada. A Pamplona abbiamo visitato la cattedrale con il museo, molto bella. Bella ed elegante anche la Plaza del Castillo. Qui abbiamo anche rincontrato il ragazzo italiano di Ivrea che abbiamo conosciuto sull’alto de Ibaneta, Daniele, che ha cominciato il cammino a Roncisvalle. Anche lui come Roberto, e’ partito da solo ma adesso e’ insieme ad un altro ragazzo sempre italiano che però vive a Madrid. Più avanti li rincontreremo insieme a Cristian e il suo amico. Insieme siamo andati a fare il sello e poi ci siamo salutati. In città ci sono diversi turisti tra i quali una comitiva di Lecce, ed una signora del gruppo ci chiede di farci una foto e ci augura buon cammino invitandoci a dire una preghiera anche per lei una volta giunti a destinazione. Si riparte destinazione Puente de la Reina. Dopo circa 4 km arriviamo a Cizur Menor. Io ho fame e ci fermiamo a mangiare in una trattoria, e’ l’una. Qui abbiamo rivisto Cristian ed il suo amico. Dopo mangiato si riparte, ma poco dopo ci accorgiamo di aver sbagliato strada o quanto meno siamo sul percorso a piedi che in questo tratto e’ più lungo. Dopo varie domande riprendiamo la N111 senza traffico, e’ spettacolare. Saliamo all’Alto del Perdon quota 780 mt. E siccome di salita ne abbiamo fatta poca deviamo per il parco eolico: altri 2 km circa in salita. Il parco mi piace, c’e’ un bel panorama. Arrivati a Puente de la Reina incontriamo nuovamente Roberto. Abbiamo fatto qualche foto e ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci siamo nuovamente salutati. Io e Ala abbiamo fatto un paio di foto al ponte Romano e siamo ripartiti. La strada di nuovo sale e la salita è piuttosto lunga e sinceramente mi ha dato alle gambe. Siamo arrivati a Cirauqui che ero morta, non c’erano né Hotel né case private così abbiamo proseguito fino a Lorca, 3 case e 2 auberge. Sono stanca ed affamata. Ramon che parla italiano ci ha sistemato in una piccola camera con un lettino ed un materasso per terra, senza finestre ma con il ventilatore, non male, il bagno è subito fuori della stanza. Le biciclette sono in garage. La spesa per stasera è proprio minima: euro 10. La cena è stata ottima. Anche la sangria non era male.
Sono solo le 10 di sera ma ora andiamo a letto. Oggi è stata una giornata piuttosto dura per le salite, ma rilassante per il paesaggio: infiniti campi di grano attraversati dalla N1110 con traffico zero.

Tappa di Oggi

ZUBIRI-LORCA
Km Percorsi: 68.92
Tempo Di Percorrenza: 6.02.57
Media: 11.30
Tipo Percorso: n. 2 salite poi ondulato forte

MERCOLEDI 13 AGOSTO 2008 TAPPA N. 3

Dormito molto bene, partenza da Lorca ore 8.20. Il tempo è bello. Stamani però tutte le scuse sono buone per fermarci. Si parte subito in salita ed a ghiaccio per le gambe non è certo una goduria. A Villatuerta abbiamo visto una bella chiesa e subito ci siamo fermati. Li abbiamo trovato un supermercato e subito compriamo il necessario per il nostro corpo: acqua, succhi, biscotti, cioccolata baguette, prosciutto cotto 2 etti, euro 6.70 e non si è sbagliata!!!!!Facciamo colazione nel giardino della chiesa, facciamo qualche foto e si riparte. Dopo circa quattro Km arriviamo ad Estella. A rifermi un’altra volta!Qui incontriamo nuovamente Roberto che si improvvisa nostro cicerone. Si riparte ed all’ora di pranzo arriviamo a Los Arcos.
Ci sono molti pellegrini in una piazzetta ai tavoli del bar. Noi facciamo il nostro pranzo su una panchina vicino ad un centro ricreativo dove stanno preparando dei mascheroni tipo carnevale sicuramente per una festa imminente. Incontriamo anche i 4 ragazzi in mountanbike si scambiano 4 chiacchiere ci auguriamo Buon Cammino e si riparte ognuno per la propria strada, loro per lo sterrato, noi per la carrettera. Ci siamo rincontrati a Torres Del Rio davanti alla piccola chiesa al momento chiusa, forse per l’ora, abbiamo preso acqua ad una fonte dove dei turisti spagnoli con un vecchio camper stavano mangiando e di nuovo via su per la salita. La strada è molto bella, il traffico è sempre poco, fa un po’ caldo e appena troviamo ombra ci fermiamo. Piano piano arriviamo a Vaiana. Vaiana è una bella cittadina fortificata e per arrivarci dobbiamo fare una deviazione in salita, tanto per cambiare! In piazza, davanti alla chiesa, posiamo le biciclette, c’e una fontana, ci rinfreschiamo e poi ci mettiamo ad un bar e prendiamo birra fresca e gelato. Visitiamo la chiesa. Salutiamo nuovamente i nostri 4 amici italiani, che nel frattempo sono apparsi sulla piazza; Daniele quando ci vede si stupisce, è sempre più sorpreso dalla nostra perseveranza. Ripartiamo: la nostra mèta di oggi è Logrono.
Logrono è una città piuttosto grande ed elegante. Guadagnamo con le nostre bici la via centrale e pedonale e cerchiamo l’ufficio del Turismo. Lo troviamo ma per dormire ci indica un Hotel fuori città od un piccolo Hostal sulla via centrale: optiamo per quello. Vado io. La signora mi dice che è completo, io insisto implorandola quasi di trovarmi qualcosa e così fa, prenota per me una camera all’Hotel Portales 85 proprio davanti all’Ufficio del Turismo, (che s…i!) L’Hotel è discreto la spesa modica euro 64. Le bici le portiamo con l’ascensore per le macchine nel parcheggio sotterraneo, il contrasto tra macchine e bici ci fa sorridere. Facciamo una bella doccia ristoratrice, i nostri massaggini a base di arnica e via in città per un giro turistico e cena. Ceniamo in un bel ristorantino in una piazzetta adiacente alla via centrale; stiamo bene! Dopo cena facciamo un altro giro della città ma poi andiamo a letto. Oggi la tappa è stata di circa 60Km, il percorso ha presentato grandi ondulazioni… Ovvero salitone e discese. Il sole ci ha strinato tutto il giorno ed il vento c’ha prosciugato. Comunque non ci lamentiamo, anzi. Le gambe rispondono e questo ci rinfranca!

Tappa Di Oggi:

LORCA-LOGRONO
Km Percorsi: 64.01
Tempo Di Percorrenza: 5.56.22
Media:10.70
Tipo Percorso: Ondulato forte con 3 belle salite


GIOVEDI 14 AGOSTO 2008 TAPPA N. 4

Usciamo dall’hotel che sono quasi le 9. Prima di partire rifacciamo un giro della città che a quest’ora è quasi deserta. Entriamo nella cattedrale che ieri sera era chiusa e poi andiamo a vedere la chiesa di Santiago el Real. C’è la messa in corso in una cappella secondaria ed ad ascoltarla solo 2 persone. Finita la messa il parroco, che parla bene italiano, mi conduce in sacrestia e mi fa il Sello, Ala aspetta fuori. Ora si può partire. Usciamo da Logrono seguendo N120 e ci siamo ritrovati sulla superstrada. Non siamo sicuri se con le bici ci possiamo stare, cartelli di divieto non ne abbiamo trovato, ma alla prima uscita lasciamo la N120. Dopo varie domande siamo passati sul cammino a piedi e dopo poco abbiamo trovato la Capanna di Marcellino, punto di ristoro, ci ha offerto delle mele e dei biscotti e ci ha fatto il Sello sicuramente il più caratteristico di tutto il Cammino. Abbiamo fatto l’immancabile foto e ci siamo salutati. Siamo arrivati a Navarrete lungo il percorso pedonale. A Navarrete solito paesino in salita, abbiamo comprato da mangiare in un piccolo supermercato lungo la strada. Qui ci sono molti ragazzi giovani. Si riparte subito continuando il percorso su una strada secondaria fino ad una rotonda, dove lì per lì non sappiamo quale direzione prendere, allora, per riordinare le idee decidiamo di mangiare. La panchina c’è! Menù del giorno: Baguette, serrano, salame spagnolo, cioccolata, pesche, coca-cola. A stomaco pieno si ragiona e si pedala meglio. Si parte, continuando per il cammino, però a Ventosa (di nome e di fatto) riprendiamo la superstrada fino a Najera. Qui la superstrada è finita e troviamo la N120 trafficatissima e così tra sali e scendi arriviamo a Santo Domingo Della Calzada. Facciamo un giro della città, ed in piazza della chiesa ci riposiamo un po’. Assistiamo anche alle ire di una mattarella che inveisce verso una turista che ha fatto delle foto, forse il caldo da noia…Mangiamo un panino e poi si riparte, stasera faremo tappa a Granon. Il paese è strutturato lungo 3 strade, una principale e due laterali molto periferiche. Intorno un mare di colline mietute a grano. Il paesaggio è bellissimo e rilassante. L’auberge è situato dentro la chiesa e perfino sul campanile, è sicuramente molto caratteristico ma non è un ambiente per noi vecchietti. Troviamo alloggio alla Casa Rurale Jacobea, sulla strada principale. Ci accoglie un’anziana signora che mi ricorda la Gina del Tuta, ci mostra la camera con bagno, la zona soggiorno il cortile dove poter lavare e stendere la biancheria, il posto bici è nell’ingresso. Paghiamo 50 euro. Ci saluta, ci bacia e ci augura Buon Cammino, domani mattina possiamo partire quando ci pare, basta riaccostare la porta. Nel paese ci sono anche 3 bar, un alimentari, una panaderia oltre ovviamente alla chiesa ed al rifugio dei pellegrini. Abbiamo cenato al circolo del paese, dove hanno chiamato la cuoca a cucinare per noi, e per altre 2 ragazze spagnole. Menù: insalata mista, carne grigliata, peperonata, patate fritte, caffè, birra e vino in due euro 25. Oggi di italiani abbiamo incontrato solo sei romani nei pressi di Ventosa, che stanno facendo il Cammino a piedi. Dei nostri amici oggi neanche l’ombra, senz’atro sono tutti avanti, forse non li rincontreremo più. Oggi il tempo è stato un po’ nuvoloso, meno male, e c’è stato sempre vento. Domani vorremmo arrivare a Burgos.

Tappa Di Oggi:

LOGRONO-GRANON
Km Percorsi: 60.5
Tempo Di Percorrenza: 5.40.52
Media: 10.50
Tipo Di Percorso: ondulato

VENERDI 15 AGOSTO 2008 TAPPA N. 5

Mancano 560 Km a Santiago!
Partenza da Granon ore 9.
Appena usciti di casa incontriamo i nostri 4 amici italiani che pensavamo di avere perso. Abbiamo comprato insieme le brioches alla panaderia, quattro discorsi i soliti saluti e via ognuno per la propria strada. Dopo circa 5 km a Redecilla del Cammino altra colazione e poi via, fino a Thosantos dove abbiamo fatto il Sello all’aubergue in paese subito davanti alla chiesa.

Prima però ci siamo fermati a Belorado dove abbiamo fatto la spesa per il pranzo, euro 3.50 una goduria. A Villafranca de Ocas ci siamo fermati per il pranzo. Ci siamo apparecchiati sopra una panchina subito dopo la chiesa oggi molto affollata. Oggi tutti i paesi sono in festa. Tutta la gente è a Messa o in giro per le strade tutta cambiata e tirata a lucido. Ripartiamo per l’Alto de la Pedraja e poi via, alle 4 circa siamo arrivati a Burgos. C’è pochissimo traffico e raggiungiamo la cattedrale facilmente. Visitiamo la cattedrale, foto di rito, spuntino in piazza e poi via di nuovo. Mentre eravamo fermi per lo spuntino sono ripassati i ns. 4 amici, ma non abbiamo fatto in tempo a chiamarli, peccato, non li incontreremo più. Dormiamo a Villabila de Burgos, altro paese in festa, c’è anche un complesso che suona in piazza. L’hotel dove alloggiamo è sulla strada e sembra un motel, ma va bene uguale. E’ il più brutto che abbiamo incontrato durante il Cammino, in camera ci puzza di fumo. La cena è ottima: entrecote, patate, peperoni, caffè, vino, acqua, rum con ghiaccio spese euro 20 in due. In totale camera, cena e bibite euro 62.66. Oggi il tempo è stato sempre bello, ma c’è stato sempre vento ed abbiamo tenuto quasi sempre il giubbetto. Anche la tappa di oggi non è stata niente male per le salite, ma soprattutto ha dato noia il vento sempre contrario, non si camminava nemmeno in discesa.



Tappa Di Oggi:

GRANON – VILLABILA DE BURGOS
Km Percorsi: 71.82
Media: 11.80
Tempo Di Percorrenza: 6.05.08
Tipo Di Percorso: ondulato e pianeggiante ma con tanto vento

SABATO 16 AGOSTO 2008 TAPPA N. 6

Stanotte ha piovuto, poco, ma ha piovuto. Adesso il cielo è nuvoloso, speriamo bene. Scendiamo giù al bar e facciamo colazione, prepariamo le bici, quando tutto è pronto ricomincia a piovere. Aspettiamo un po’ sotto la tettoia del bar ma poi decidiamo di partire. Per fortuna dura poco. Prendiamo la N120 fino ad Hornillas del Cammino dove ci siamo fermati per la seconda colazione che in effetti è stato un pranzo. La titolare del bar una certa “Anna Mary” ( il nome non mente) ci ha preparato due bocadillos con tortillas di chorizo che ci hanno saziato fino alla sera. Qui abbiamo proseguito per una strada secondaria con traffico inesistente, praticamente eravamo soli, fino ad Hontanas piccolo paese, molto pittoresco, che ci ha dato l’impressione di essere in un’altra epoca, anche se questa è stata un’impressione abbastanza frequente durante il cammino. Il vento e le nuvole sono stati i ns. compagni di oggi. Siamo passati e ci siamo fermati nel Santuario di San Anton dove nelle sue rovine è allestito un aubergue per i pellegrini. Questo è un posto veramente suggestivo, mi vengono i brividi, e pur essendo un alloggio spartano non mi dispiacerebbe dormire qui, ma è tutto pieno. Proseguiamo ed arriviamo a Puente Fiterio, altro posto da brivido!!!!

Qui l’aubergue è situato dentro una chiesa in mezzo alla campagna. E’ gestito dalla confraternita di Perugia e adesso ci sono dei volontari di Padova che accolgono e rifocillano i pellegrini. Facciamo il sello, prendiamo un po’ di acqua e ripartiamo. Ci consigliano di fermarci a Boadilla del Cammino all’aubergue En el Cammino gestito da Edoardo e la sua famiglia. Ottimo consiglio! L’aubergue è molto carino e ben tenuto, un’oasi in un mare di grano. Stupendo. Le camere private sono finite, stasera si dorme in camerata di 8 letti. Per ora siamo i primi, io scelgo due letti accoppiati bassi. Abbiamo cenato molto bene e c’erano tanti ragazzi italiani che fanno il cammino a piedi, abbiamo rincontrato anche i due ragazzi brasiliani (quello col codino). Ora si va a letto. In camera abbiamo altri cinque compagni, speriamo bene! Stanotte in sette in camera non abbiamo dormito un granchè bene, gli altri sono venuti a letto tardi ed hanno fatto un po’ di casino, ma forse noi in particolare io, mi sa che non siamo stati da meno perché sicuramente abbiamo russato. E’ la legge del compenso.

Tappa Di Oggi:

VILLABILA DE BURGOS – BOADILLA DEL CAMMINO
Km Percorsi: 69.29
Media:11.70
Tempo Di Percorrenza: 5.53.23
Tipo Di Percorso: qualche salita, ma sostanzialmente pianeggiante però con vento sempre contrario

DOMENICA 17 AGOSTO 2008 TAPPA N. 7

Stamani il tempo è bello. Siamo partiti un po’ tardi, dopo le 9. Meno male non c’è vento. A Carrios de Los Condes facciamo i panini alla panaderia in centro del
paese. Il Paese è abbastanza grande, bellino e curato. Oggi è domenica, per strada c’è tanta gente tutta cambiata a festa. Proseguiamo per Calzadilla de la Cueza e poi, poco dopo, ci fermiamo in un piccolo paese, dove c’è un’area Pic Nic e mangiamo. Siamo soli. Ci riposiamo un po’, qualche messaggino e si riparte, oggi attraversiamo parte delle Mesetas. Il sole incombe, però non è caldo, anche perchè, come tutti i pomeriggi si è rialzato il vento, che certamente non ci aiuterà. Adesso siamo circa a metà Cammino. Il percorso è pianeggiante, attraversiamo diversi paesetti senza interesse ed a sera verso le 6 arriviamo a Sahagun.
Prima di entrare in città, sulla destra vediamo una chiesa, deviamo per vederla, ma è chiusa, in compenso ci viene incontro un signore che ci da un biglietto da visita dell’auberge dove troveremo alloggio. E’ l’Aubergue VIATORIS in stile moresco, camera con bagno 30 euro, niente male. Io sono cotta dal sole. Il polpaccio sinistro è perfino gonfio, e le labbra mi fanno male, speriamo che la pomata all’aloe faccia il suo dovere, domani dovrò coprirmi bene altrimenti sarà dura. Il paese è piuttosto brutto, anche la ragazza dell’auberge ha detto che di interessante non c’è niente, ossia 2 chiese ed un arco, nient’altro. Secondo me di interessante invece c’è la chiesa di S. Lorenzo fatta tutta in mattoni rossi e l’annesso museo della Confraternita della Settimana Santa. Ceniamo in un ristorante che all’apparenza non era granchè invece poi si rivela non male. Ci sono diversi pellegrini che poi rincontreremo il giorno dopo. Adesso sono circa le 10.30 e si va a letto.

Tappa Di Oggi:

BOADILLA DEL CAMMINO – SAHAGUN
Km Percorsi: 72.74
Tempo Di Percorrenza: 5,26,10
Media: 13.30
Tipo Di Percorso: Prevalentemente pianeggiante, ma con il vento contro, non te l’augurare….

LUNEDI 18 AGOSTO 2008 TAPPA N. 8

Stanotte abbiamo fatto una bellissima dormita, ma sinceramente stamani è dura mettere i piedi giù dal letto, comunque più o meno come sempre si parte alle 9 circa. Abbiamo fatto colazione all’aubergue con ” piccoli croassant” (vedi foto). Il tempo è bello ed io mi sono vestita per il sole, praticamente ho solo il viso scoperto, se oggi mi brucio è finita! La strada è bella ed è parallela al Cammino ed il traffico è zero. Si cammina bene. Al BURGO RANEIRO, paesino ancora con parte delle strade in terra abbiamo comprato i panini, frutta ecc.. alla macelleria, c’era una carne favolosa a pochi euro il Kg era da comprare una bistecca!!!!!! Ma non è cosa per noi, quindi via fino a Mansilla de las Mulas un bel paesino dove abbiamo fatto il sello all’aubergue ” dell’ SS”. Fuori abbiamo parlato con 2 ragazzi italiani che avevamo visto a Sahagun e che sono partiti da Perpignan e stasera vogliono arrivare ad Astorga, beati loro. Noi non abbiamo di queste velleità, alla nostra velocità di crociera si riparte, poi ci fermiamo a mangiare in un paesino, non c’è niente, troviamo una panchina all’ombra di un fico, passa un vecchietto e qualche ragazzetto che ci salutano. Finito il pranzo si riparte per Leon, ora la strada è la N120 molto trafficata, è caldo e Leon distante solo 16 Km non arriva mai. Finalmente appare la cattedrale, ma è sempre lontana. La città è bella. Facciamo subito un giro perlustrativo, ci sono molti turisti e soprattutto tanti italiani. Ci fermiamo su una panchina al fresco e prendiamo un gelato davanti al Palazzo Gaudì. Ci mettiamo in cerca dell’aubergue, lo troviamo in centro, abbinato c’è l’hotel, prendiamo una camera lì, è bellissima, moderna e spaziosa con vista sulla piazza ….. A soli euro 53. Sinceramente sono stanca, così, dopo la doccia e riposino, mi attacco a tutte le mie pozioni magiche: arnica cotone, pranata, e via a cena e visita della città in notturna. Si cena in un ristorantino all’aperto, ce ne sono tantissimi, speriamo di indovinarci, effettivamente si mangia molto bene anche se abbiamo difficoltà a ordinare l’insalata verde con i pomodori (senza l’acciuga).. Verso le 11 andiamo a letto, domani mattina vorremmo partire prima.

Tappa Di Oggi:

SAHAGUN – LEON
Km Percorsi: 60
Tempo Di Percorrenza: 4.38.03
Media: 12.90
Tipo Di Percorso: pianeggiante

MARTEDI 19 AGOSTO 2008 TAPPA N. 9

Stamani mi sento bene, le pozioni hanno funzionato! Sveglia verso le 6.30, alzati alle 7, partiti da Leon verso le 8.30. Dalla città siamo usciti abbastanza bene, laN120 però è piuttosto trafficata, per fortuna c’e una bella striscia ciclabile, a parte quando si attraversano i paesi, e lì è davvero un po’ pericoloso, soprattutto quando passano i camion. Prima tappa La Virgin del Cammino, chiesa moderna con altare antico. Attraversiamo San Miguel del Cammino, paesino vecchio e caratteristico, quindi a Villadangos del Paramo facciamo il sello dentro ad una panaderia.

Continuiamo il Cammino fino ad Orbico, foto di rito sul ponte, spesa al supermercato subito dopo aver attraversato il ponte ( 2 etti p. cotto, 20 etti formaggio, 2 pesche, 1 cioccolata lindt, prugne ed albicocche secche, 1 acqua, 1 gatorade, 2 baguette euro 12.80) (” il Giampi farebbe festa e non si muoverebbe più”). Si mangia in piazza, davanti alla chiesa dove facciamo nuovamente il sello e si riparte per Astorga con il vento contro, tanto per cambiare. La città è su un cucuzzolo, tanto di salite non ne facciamo mai. Arriviamo in piazza, bella la cattedrale gotica ed il palazzo episcopale opera di Gaudi. Si riparte di nuovo, ora su strade secondarie. Meno male! Si viaggia molto più tranquilli e rilassati. Sulla strada troviamo il paese di Castillo de Polvazares; ci sono tante macchine e pulman fermi nel parcheggio, così decidiamo di andarlo a vedere pure noi. Il paese, in salita, è piuttosto grande, molto carino e pulito con strade ciottolate di sassi rossi così come di pietra rossa sono le case. Caratteristica del paese che tutte le case hanno porte e finestre verdi con cornice bianca. E’ molto suggestivo. Ho perso anche lo specchietto alla bici, pazienza!
Si prosegue ed arriviamo per strada sterrata (ultimo pezzo) al paese di Santa Catalina de Somoza, nostra tappa. Ci sono due aubergue, il primo ci dice che ha posto solo in camerata, allora torniamo indietro e chiediamo all’altro auberge “del Camminante”dove ci dà una bella camera con bagno, cena e varie per 66 euro. L’aubergue è molto carino, con ampio giardino interno dove si affacciano le camere, la cena per i pellerini ci viene servita nel bar, ma poi sul tardi aprono anche la sala ristorante. Stasera ci sentiamo bene, non siamo nemmeno tanto stanchi e questo ci conforta perché domani sarà dura. Da qui alla Cruz de Hierro ci sono ci sono circa 20 Km e si sale per circa 543 mt. Povere gambe!

Tappa Di Oggi:

LEON – SANTA CATALINA DE SOMOZA
Km Percorsi: 64.94
Tempo Di Percorrenza: 5.38.39
Media: 11.50
Tipo Di Percorso: pianeggiante-ondulato

MERCOLEDI 20 AGOSTO 2008 TAPPA N. 10

Oggi sarà una tappa dura raggiungeremo la quota più alta del cammino mt 1540, ma siamo carichi, penso che ce la faremo bene. L’ottimismo è un ottimo integratore, insieme alla “biberita del ciclista” (Il polase spagnolo). Il tempo è stupendo. Partiamo verso le 8.30 dopo aver fatto una piccola colazione all’aubergue, tanto ci fermeremo presto. A EL Ganzo, infatti, dopo soli 4 Km ci fermiamo per altro spuntino nell’aubergue del Caballero.
L’ambiente è troppo forte, sembra di essere in un locale messicano ai tempi dei Cow Boys, sicuramente è ricavato in una vecchia stalla, la porta è ancora di lamiera, la foto non può mancare! Arriviamo a Rabanal del Cammino paesino molto bello, con case in pietra, e pur essendo piccolo ci sono 3 o 4 punti di accoglienza per i pellegrini, altre foto. La salita è costante ma pedalabile e così arriviamo a Fonce Bandon evitiamo di entrare in paese per risparmiarci un po’ di salita, facciamo solo qualche foto ad un “trullo” che ci colpisce. Il paesaggio intorno è spettacolare. Subito dopo la strada si inerpica, qualcuno a piedi ci sorpassa, allora capiamo che forse conviene scendere ed andare a piedi pure noi. Il tratto ripido non dura molto, ora la strada ridiventa quasi pianeggiante così risaliamo in bicicletta ed arriviamo alla Cruz de Hierro. Siamo emozionati, ce l’abbiamo fatta! Il panorama dalla croce non è granchè, ma la vista prima e dopo la Cruz è fantastica. A turno ci liberiamo del nostro sasso portato da casa, i nostri peccati l’abbiamo gettati lì! Facciamo le foto, ci riposiamo, mangiamo qualcosa; scambiamo anche due chiacchiere con due signori genovesi, che forse, se risolveranno qualche problema di salute, faranno il Cammino in futuro, ora lo stanno facendo in macchina. Gli auguro con tutto il cuore di riuscirci. Ripartiamo, convinti di aver raggiunto l’apice della tappa, invece no. Adesso sì la strada scende ma solo per poco, subito riprende a salire ed è così fino alle antenne che vediamo in cima ad un altro monte. Finalmente arriviamo e adesso si che si scende e che discesa!!!! Da paura. Attraversiamo i paesi di El Acebo (dove il marito della Pina napoletana ha chiesto un passaggio) e Riego de Ambros, ed arriviamo dopo circa 16 Km di forte discesa a Molinaseca. Mi fanno male le mani a forza di frenare. Sono circa le 14.30 e ci fermiamo a pranzo al ristorante proprio sotto il” Puente Romano”; Molinaseca è un paese molto bellino, ben tenuto e pulito. Ripartiamo alla volta di Ponferrada dove oltre a fare un giro della città, bella la Plaza DI Las Eras, visitiamo il Castello dei Templari.
Le mura esterne e l’ingresso sono ristrutturate e sono in ottimo stato, l’interno è in rovina, però si può vedere ancora la struttura originale. Ovviamente non può mancare la foto e di nuovo si riparte. L’uscita dalla città è sempre problematica, comunque tra varie incertezze ce la facciamo anche stavolta. Inizialmente siamo su una superstrada che porta diretta a Villafranca del Bierzo, ma decidiamo di uscire per fare il percorso indicato e passare da Cacabelos dove stasera se troviamo alloggio ci fermeremo. Appena entrati in paese c’è un bell’albergo, io speranzosa vado subito a chiedere ma purtroppo è tutto pieno, però la ragazza a cui chiedo gentilmente si prodiga per trovarmi un alloggio in un n altro hotel e così ci prenota una camera all’Hostal Santa Maria. Qui Ala che doveva essere di fuori, penso dalla stanchezza, ha scambiato le biciclette e quando do la prima pedalata invece di sedermi sul sellino me lo becco dritto nel fondo schiena e manca poco che casco. Una risata e un vaffa. ognuno riprende la propria bicicletta e si arriva all’Hotel. Solito rituale: bucato, doccia, riposino, giro della città, ricerca del ristorante e cena. Ceniamo in un ristorante dove incontriamo anche i ragazzi di Burgos. Il menù più o meno è sempre lo stesso ma la carne è ottima e così il vino. Quando mi alzo, quasi quasi mi gira la testa, ma tanto andiamo a letto! Dimenticavo Cacabelos è la capitale europea del vino ed io non ho mancato di berlo!!!!
A mezzanotte e mezzo ho ricevuto un SMS di Roberto. E’ a Santiago. Dice di goderci il Cammino quanto più ci è possibile, la città è piena di vita ed il cammino è la gente!

Tappa Di Oggi:

SANTA CATALINA DE SOMOZA – CACABELOS
Km Percorsi: 63.85
Tempo Di Percorrenza: 5.46.46
Media: 11.00
Tipo Di Percorso: salita-discesa-ondulato

GIOVEDI 21 AGOSTO 2008 TAPPA N. 11

Oggi ci aspetta un’altra tappa di salita e dopo quella di ieri penso che non sarà una passeggiata. Facciamo colazione in Hotel e poi partiamo. La strada come al solito è un continuo sali e scendi ma molto pedalabile. A Vega de Valcare ci fermiamo in una pasticceria a prendere qualcosa ma non abbiamo fame beviamo e basta. (grande sbaglio!) Aladino dice che mangeremo più avanti tanto non manca molto, non ci vogliamo caricare di viveri per la salita, abbiamo un pò di frutta secca, cioccolata, qualche barretta, pensiamo che ci possa bastare. Partiamo, la strada subito dopo comincia a salire ma comunque per un po’ è pedalabile, più avanti invece si inerpica e dobbiamo fare dei lunghi tratti a piedi, finalmente arriviamo al passo di Piedrafitta do Cebreiro, pensiamo di essere arrivati, continuiamo per la strada che continua a salire ma pensiamo che sia per pochi metri, diciamo che ormai ci fermeremo in cima ma non sappiamo che alla cima mancano ancora almeno 4 Km che per me sono durissimi e ce li facciamo quasi tutti a piedi, in più ho una fame da lupi e sono arrabbiata con Ala che non ha voluto comprare i panini. Arriviamo in cima a O cebreiro che sono quasi le tre del pomeriggio e la prima cosa che voglio è mangiare.

Da tutte le parti è pieno e per prendere qualcosa dobbiamo aspettare ed io non posso ho troppa fame. Vediamo un alimentari entriamo, non c’è nessuno, meno male, chiedo due panini e il bottegaio mi da il pane, le buste del prosciutto , un coltello ed un tagliere ed è come dire arrangiati, ma che me ne frega, mi faccio i panini e ce li mangiamo una goduria..Ora possiamo visitare il piccolo paese e la chiesa. La chiesa è semplice ma molto bella, qui si trova il calice del miracolo della trasformazione del vino in sangue di Cristo. Miracolo avvenuto intorno all’anno 1300 in una gelida giornata d’inverno quando un contadino si recò fin lassù per assistere alla Messa. Il prete quando lo vide arrivare pensò fosse matto ad arrivare fin lassù con quel tempo ed in quel momento avvenne il miracolo. Questa è anche la chiesa di Elias Valina fondatore del Cammino moderno colui che iniziò a segnare il cammino con delle frecce gialle nei punti più difficili per indicare la strada ai pellegrini. Il paese invece è piccolo con case di pietra dal tetto di paglia. Ora che ci siamo rifocillati e abbiamo ricaricato le batterie ripartiamo, oggi ci aspettano ancora altre 2 salite: l’Alto de San Roque e L’Alto de Poio. All’Alto de S. Roque c’è un bel monumento al pellegrino. Una grande statua rivolta verso Santiago ritratto in una posa che rivela la fatica, mentre tenta di ripararsi dai venti dell’Atlantico. Qui immancabile la foto. Si riparte per l’ultimo sforzo della giornata L’Alto de Poio, il punto più alto del monte Cebreiro quota mt 1330. Adesso si scende. Dopo qualche Km ci fermiamo per vestirci perché fa freddo, e così arriviamo a Tricastela. Qui il paesaggio è verde, ma i paesi non sono per niente belli, ne abbiamo passati alcuni davvero tristi. Troviamo alloggio all’Hotel del Pellegrino.
Visto dalla strada principale sembrava brutto invece poi non è male. La nostra camera con bagno è in mansarda è piccola ma è carina il prezzo compresa la cena e gli extra è solo 46 euro per due.
Siamo stanchi, ora si va a letto.

Tappa Di Oggi:

CACABELOS – TRICASTELA
Km Percorsi: 66.65
Tempo Di Percorrenza: 6.45.21
Media: 9.80
Tipo Di Percorso: salita e discesa

VENERDI 22 AGOSTO 2008 TAPPA N. 12

Stanotte abbiamo dormito benissimo. Stamani però il tempo è brutto, più che altro c’è nebbia, le classiche nebbie della Galizia. Partiamo verso le 9 e fra poco ci fermeremo al Monastero di Samos: dovrebbero mancare circa 10Km e poi via verso Sarria. Adesso si respira l’aria di Santiago!!! Siamo contenti anche se vorremmo. Non arrivare mai. Una volta arrivati il Cammino è finito!
Il Monastero di Samos è chiuso, è aperto solo l’ufficio per il Sello. Qui incontriamo la coppia di francesi che da qualche giorno ci marca a vista, Facciamo alcune foto di rito e ripartiamo.
Il tempo piano piano sta migliorando però fa ancora freddo Arriviamo a Sarria verso le 11.30. Ci fermiamo in supermercato e ci facciamo i panini per il pranzo e subito ripartiamo. La città non ci entusiasma anche se forse il bello sta nella parte alta, ma oggi l’alto non ci interessa! La strada è un continuo sali e scendi, intorno prati, boschi e odore di “merda”. I paesi quelli che ci sono fanno schifo. Qui il Cammino sembra abbandonato, le frecce non ci sono, solo qualche cartello dell’Unesco. Mangiamo sul marciapiede di una casina che sembrava abbandonata, invece mentre siamo lì, dalla porta esce un ragazzo a cui chiediamo scusa per esserci fermati ma lui gentile ci dice che non ci sono problemi purchè lasciamo pulito. In realtà quella casina doveva essere la casa del guardiano di una mega villa. Si riparte: Nelle gambe sentiamo la stanchezza della tappa di ieri e di ieri l’altro. Il vento è ghiaccio. In salita si suda è in discesa fa freddo, è un continuo spogliarsi e vestirsi Finalmente arriviamo a Portomarin, c’è un lago artificiale e il paesaggio è bello. Si decide di proseguire ancora per un po’. A Gonzar vediamo l’insegna di un Aubergue “Casa Garzia” Non è male, anzi! Ci danno una camera che però ha il bagno in comune con un’altra, ma va bene lo stesso! Lungo il Cammino tutto va bene, quello che troviamo è sempre ben accetto. Le possibilità di scelta non sono molte quando per avere un’alternativa che non è detto sia migliore devi farti magari altri 10 Km di bicicletta. Accetti di buon grado tutto quello che trovi. Comunque la sistemazione, a parte il bagno che è fuori della porta, è ottima. Ci rifocilliamo. Doccia, bucato, cena. (Cenato molto bene). Nel campo accanto ai fili dove stendiamo il bucato c’è un camper italiano, ci fa sentire a casa. L’ambiente è vecchio, ma tutto ristrutturato da poco, tutto è pulito e ordinato. In camera nell’armadio ci sono anche i vestiti, forse in altri momenti questa camera la usano i proprietari. Il tempo si è rimesso al bello, però c’è vento e fa freddo. In paese c’è una conchiglia che segna 82 Km a Santiago. Ora siamo proprio vicini!

Tappa Di Oggi:

TRICASTELA – GONZAR
Km Percorsi: 55.85
Tempo Di Percorrenza: 5.06.16
Media: 10.90
Tipo Di Percorso: misto

SABATO 23 AGOSTO 2008 TAPPA N. 13

Stamani partenza verso le 8.30 dopo la colazione nell’aubergue. Il tempo è bello, l’aria è fresca. C’è subito la salita spacca gambe! Oggi ne troveremo tante, però la stanchezza sembra non esserci, si pedala velocemente. In certi tratti la strada asfaltata affianca il Cammino ed anche noi lo prendiamo, così arriviamo a Ligonde piccolo paese dove ci sono più mucche che persone. Qui all’Aubergue del Pellegrino incontriamo Thomas del Tennessy che sta facendo una settimana di volontariato. E’ fortissimo, ci offre caffè, latte facciamo il Sello e qualche foto anche con lui.
Si scambia due chiacchiere, parla anche il fiorentino perché ha vissuto con la famiglia per qualche anno a Firenze e conosce bene Torre del Lago e Puccini. Foto, baci e abbracci, sembra che sia un amico di vecchia data ritrovato dopo tanti anni invece l’abbiamo visto per la prima volta solo 10 minuti prima. E’ fantastico! Si riparte.
Oggi il paesaggio è rilassante e ci sono spesso dei locali per noi. Abbiamo ritrovato lo spirito del Cammino e ne siamo felici. A Palai de Reis abbiamo visitato la chiesa e fatto il Sello Abbiamo conosciuto anche due ciclisti spagnoli che poi abbiamo rivisto a Melide. Poco dopo abbiamo mangiato due panini (di ieri) e via, un po’ per il Cammino un po’ per strada nazionale. I cartelli ci scandiscono i Km che mancano a Santiago. A Furelos abbiamo fatto il sello nella chiesa del Cristo. Il prete ci ha raccontato la storia, ma in spagnolo ed abbiamo capito ben poco, dopodichè abbiamo bevuto al bar davanti, locale molto pittoresco, ricavato in una vecchia rimessa di lamiera, dove all’ingrasso su una vecchia cucina a gas, in una padella tutta nera friggevano delle patate. Via di nuovo su e giù per dossi e cunette (circa 2 Km l’una) Arriviamo a O Pino dove alloggiamo all’Hotel omonimo. L’hotel è davvero molto carino, nella nostra camera c’è pure il divano, bello anche il ristorante ed ottima la cena tutto per euro 83.00, Stasera siamo stanchi, niente bucato, si va a letto, domani mattina alzataccia, vogliamo arrivare presto a Santiago. Non vedo l’ora anche se forse vorrei non arrivare mai. Buona notte, se riusciremo a dormire!

Tappa Di Oggi:

GONZAR – O-PINO
Km Percorsi: 67.82
Tempo Di Percorrenza: 6.05.56
Media: 11.10
Tipo Di Percorso: ondulato

DOMENICA 24 AGOSTO 2008 TAPPA N. 14

Oggi è il grande giorno. Stamani ci siamo alzati prima delle altre mattine, alle 6.30 ma Ala è dalle 5 che è sveglio. C’è nebbia ma il tempo sembra bello anche se al momento è difficile dirlo perché comincia adesso a fare giorno, sono le 7.30 e noi partiamo. Pedaliamo di gran lena ma i Km sembra non passino mai. Dopo una decina di Km lasciamo la strada e ci immettiamo sul Cammino. La strada è un continuo Sali e scendi gira a destra e sinistra sembra di essere in un labirinto, forse voluto proprio per farci arrivare più tardi alla mèta, sul cammino ci sono molti pellegrini a piedi, è un continuo salutarci. Arriviamo al monte Gozo da dove dovremmo vedere le guglie della cattedrale ma noi non riusciamo a scorgerle, forse perché c’è foschia o forse perché non guardiamo nella direzione giusta, comunque Santiago è lì ad un tiro di schioppo! Facciamo le solite foto e ripartiamo non prima di aver fatto il Sello. Si continua a scendere in un labirinto di stradine ma finalmente dopo aver sceso una rampetta di scale con la bici in mano appare il cartello “Santiago”, siamo quasi arrivati! Entriamo in città ed arriviamo alla Piazza da dietro, sono circa le 10, c’è ancora poca gente. Siamo emozionati! La piazza è stupenda, imponente, mi sento piccola, ma anche grande, grande, anzi grandi per essere arrivati li, per aver fatto quelo che abbiamo fatto, per aver compiuto il Cammino. Ho dimenticato tutta la fatica che ho provato in certi momenti del Cammino, sono contenta, siamo contenti. Mentalmente ripercorro tutto il percorso, le persone che abbiamo incontrato e che in qualche modo ci hanno aiutato e non so come ringraziare. Dirò una preghiera per loro. Stiamo un pò li, ma poi come già avevamo deciso andiamo alla stazione ferroviaria a cercare una macchina a nolo che non c’è, dovremo andare all’aeroporto. Ci penseremo poi. Torniamo in piazza e poi in chiesa per la Messa. C’è tanta gente, molti pellegrini pregano, altri passeggiano per la chiesa, altri sono seduti per terra appoggiati ai loro zaini che gli fanno da schienale e dormono, finalmente possono riposare. La Messa non la prendiamo tutta. Dopo un po’ usciamo ed andiamo all’ufficio per ritirare la nostra Compostela, qui adesso non c’è tanta gente al contrario di un paio di ore prima.

Torniamo in piazza e poi andiamo a pranzo in un ristorante subito dietro la chiesa quindi ritorniamo in chiesa per accendere le candele per noi e per tutti i nostri amici e parenti e per rendere il nostro omaggio alla tomba ed alla statua di Santiago e di nuovo in Piazza. Qui troviamo i due ragazzi di Burgos ed il ragazzo Brasiliano, ci salutiamo e ci facciamo la foto ricordo insieme. La piazza esercita su di me un magnetismo che non so spiegarmi, vorrei rimanere li, ma dopo un’ora o due sarebbe ugualmente dura andare via, quindi a malincuore prendiamo le nostre bici e tentiamo di andare all’aeroporto a prendere l’auto a nolo. La strada per l’aeroporto, diventa quasi subito un’autostrada e così decidiamo di tornare alla stazione e di prendere un taxi (decisione saggia) che in poco tempo ci conduce all’aeroporto. Li troviamo subito l’auto una Seat Altea, in pochi minuti disbrighiamo le pratiche e partiamo. Tornati alla stazione ferroviaria carichiamo le bici con un po’ di difficoltà perché non riuscivamo a far ribaltare i sedili. Si parte per Capo Finisterre. Il tratto di strada è bello e panoramico. La strada costeggia il mare ed attraversiamo diversi paesini affacciati sull’atlantico. A destra verso l’interno boschi di eucalipti. Siamo stanchi, in particolare io che quasi quasi mi fermerei, ma Ala decide che a C.F. ci dobbiamo arrivare stasera perché con il tramonto senz’altro è più bello, ed ha ragione. Da lontano scorgiamo il faro, siamo arrivati. Parcheggiamo e ci incamminiamo verso gli scogli, Passiamo accanto al cippo che segna Km 0, il cammino è finito..ora rimangono solo i ricordi!

Nonostante l’ora piuttosto tarda di persone appollaiate sugli scogli ce n’è ancora molta, sono tutti in silenzio a guardare il mare, ognuno con i propri pensieri, i propri ricordi, la propria fatica, anche noi ci uniamo a loro. Il senso di pace si percepisce e ci pervade, sembra veramente di essere alla fine del mondo, davanti a noi nulla, si può solo tornare indietro. I bracieri sono accesi, ce n’è uno accanto al monumento dello scarpone ed anch’io seguo il rito di tutti (anche se non ne conosco il significato) di bruciare un indumento che ci ha accompagnato durante il Cammino e getto nel fuoco i calzini che sto indossando. Facciamo qualche foto anche se forse non avrò bisogno di rivederle per ricordarmi questo viaggio e soprattutto questi momenti. Ci sediamo nuovamente ed aspettiamo che il sole tramonti, quando il sole si tuffa nel mare è la fine del nostro Cammino.
E’ domenica 24 agosto 2008 ore 21.30.

Malinconici torniamo verso la macchina, andiamo a cercare un Hotel e vedremo di cenare. Troviamo alloggio in un piccolo Hotel a Finesterre, Hotel che ci ha indicato la proprietaria di un altro che era completo e dove torniamo per la cena. Sono contenta e serena, ma allo stesso tempo triste. Sono contenta perché abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo, ma il cammino non è la mèta, il cammino è il cammino. Il cammino è ritrovarsi, è vivere l’oggi senza pensare al domani, senza condizionamenti e orari da rispettare. Accettare tutto quello che il cammino decide per te. Il cammino sono i posti che hai visitato, le persone che hai incontrato e che subito sono diventati tuoi amici, li senti così nel cuore e li ricordi tutti, li ricorderai sempre anche se non li rincontrerai forse mai e questo mi rattrista. I piccoli momenti condivisi con loro fanno parte di una grande percorso di una grande esperienza emotiva, indimenticabile. Sono sicura che in futuro se Dio ci darà salute ripeteremo il Cammino e sarà un altro Cammino. Tutto diverso!

Tappa Di Oggi:

O-PINO – SANTIAGO DE COMPOSTELA – CAPO FINISTERRE
Km Percorsi In Bicicletta: 26.07
Tempo Di Percorrenza: 2.14.22
Media: 10.10
Tipo Di Percorso: ondulato
Km percorsi in macchina da Santiago a Capo Finisterre circa 100

LUNEDI 25 AGOSTO 2008

Oggi inizia il rientro verso casa. Facciamo la parte nord-occidentale della Spagna. Il paesaggio è bello e rilassante con l’oceano che si incunea all’interno formando dei piccoli fiordi. Arriviamo a Capo Ortegal dove mangiamo un panino, facciamo qualche foto e poi via di nuovo. La sera arriviamo a Laredo. Siamo stanchi decidiamo di uscire dall’autostrada e subito troviamo un hotel con vista sulla baia.
La posizione è bella, L’hotel è pulito. Il proprietario mi accompagna a vedere la camera, entra per primo e controlla, noto che la porta ha la serratura antiscasso, speriamo bene. Siamo in piena zona Basca. Scendiamo per la cena ed il proprietario sembra che faccia la guardia del corpo a noi clienti, se uno esce lo marca a vista. Le porte vengono subito chiuse a chiave, non sono mica tanto tranquilla, comunque senza far domande andiamo a letto. Nonostante tutto dormiamo, la mattina ci alziamo colazione e via, meglio cambiare aria, non si sa mai!

MARTEDI 26 AGOSTO 2008

Oggi dobbiamo riconsegnare l’auto all’aeroporto di Pamplona entro le ore 16. Arriviamo a S. Jean de la Porte alle ore 12 circa. Ci fermiamo per comprare due cose e via a riprendere la nostra macchina. C’è sempre, e parte! Carichiamo le bici, ringraziamo e salutiamo i signori dell’Hotel Clementine e via per Pamplona dove consegniamo l’auto alle ore 14.30. Mangiamo in aereoporto. Avendo ripercorso con la macchina la prima tappa del Cammino io e Ala siamo sorpresi di quanto abbiamo pedalato!!!!! Se si rifacesse in macchina lo stesso percorso che abbiamo fatto in bici penso che nemmeno noi crederemmo di averlo potuto fare, quindi, e questo lo dico a Giampi ogni dubbio è perdonato!!!! Partiti da Pamplona, per non rifare la stessa strada decidiamo di passare per il Passo di Samport così vediamo anche il Cammino aragonese. Il paesaggio è bello soprattutto al passo, però dai pellegrini non è molto trafficato, ne abbiamo incontrato pochi. La strada, dopo il passo, non scorre, dobbiamo ritornare a Peau. Finalmente l’autostrada e per fortuna non c’è traffico. Arriviamo fino all’area di servizio Du Canal du Midi, vicino a Carcassonne. Li ceniamo e dormiamo nel Motel. E’ squallido e fa caldo ma siamo stanchi.

MERCOLEDI 27 AGOSTO 2008

Partenza dal Motel ore 8.30. Oggi si torna a casa. Finalmente rivedremo la Jessica dal vivo! L’autostrada non è molto trafficata, facciamo la staffetta per guidare. All’una ci fermiamo a mangiare in un’area di servizio prima di Marsiglia, decidiamo di prendere due tramezzini, mancavano nel nostro menu’. Si fa veloce e poi di nuovo via. Alle 15 poco più si rientra in Italia alle ore 19.05 siamo a casa!!!!!! Fine del viaggio.

Il Viaggio Fai da Te – Hotel consigliati in Spagna

 

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