Zanzibar, una vacanza meravigliosa!

di Emmegi –
Che dire… sono appena tornata e vorrei di nuovo ripartire… quando si dice il mal d’Africa!..
Zanzibar è stupenda!… profumi, colori, mare, spiagge… Ero al Ventaclub Karibu sulla spiaggia Kiwengwa. E’ un villaggio frequentato per la maggior parte, da turisti italiani, cuochi italiani, animazione superlativa (Vito è un mito!) alloggi dignitosi, puliti e spaziosi. Sono dei cottages con tetto in makuti, bagni spaziosi, aria condizionata e zanzariere alle finestre. Sala pranzo col self service, cibo a scelta ed abbondante, la colazione è un po’ scarsina, per chi come me fa colazione con cerali e frutta.

Sulla spiaggia si è letteralmente pedinati dai beach boys che vendono manufatti del posto, braccialini collanine e quant’altro, saper contrattare è utile. I pescatori sono una vera tentazione, offrono per pochi euro o dollari (prediligono l’euro al momento, il cambio per loro è più favorevole) delle conchiglie bellissime, ma ahimè senza certificazione non si possono acquistare. Personalmente le ho comprate all’areoporto al momento della partenza. Ho richiesto una ricevuta e le ho portate nel bagaglio a mano. Ciò nonostante sia all’arrivo che alla partenza gli operatori all’areoporto hanno preteso delle mance, per il ritiro delle valigie, anche qui è utile contrattare. Però ad un turista è successa una cosa poco piacevole. Lui si è rifiutato di pagare questa mancia-tangente, gli hanno fatto aprire la valigia, il controllore con gesto furtivo ha preso qualcosa dal taschino della sua camicia, ed ha cercato di metterla nella valigia aperta del ragazzo; questi ha cominciato a gridare “polizia!”. A questo punto il controllore esclamando “hakuna matata”(“nessun problema”) gli ha fatto cenno di chiudere la valigia e di andarsene. Questo è davvero l’unico deplorevole aspetto di questa vacanza indimenticabile.

Potessi tornare porterei ciabatte di plastica (è davvero arduo camminare sui coralli quando c’è la bassa marea) e cappellini con la visiera da regalare ai bambini. Ho visto un ragazzo che calzava degli infradito di quanto consumati, i talloni toccavano il suolo. Riguardo ai cappelli non ne ho visti in vendita e sono molto richiesti, sarà per quella incredibile rifrazione del sole su quelle spiagge bianche. Non regalate caramelle o gomme da masticare ai bambini, anche se sono insistenti, non possono permettersi il lusso di pagarsi un dentista, meglio offrirgli la pizza che prendevo al villaggio a merenda.



Le escursioni, anche se pagate di più, ho preferito farle con gli accompagnatori del villaggio, unico motivo, la sicurezza, un ragazzo in mare coi beach boys si è infortunato, frattura scomposta della tibia, trasportato ed operato in Kenya poi è dovuto rientrare in Italia. Certo può sempre succedere, comunque con gli accompagnatori autorizzati del villaggio mi sono sentita più cautelata.

Le escursioni sull’isola di Zanzibar sono tutte interessanti, imperdibile è la Kengwa beach, per me è la spiaggia più bella ed incredibile di Zanzibar.

Purtroppo causa guasto aereo Meridiana Euroflay siamo rimasti sull’isola. NON risponde a verità ciò che è stato riportato da alcuni giornali che la compagnia aerea ci ha regalati altri tre giorni di vacanza riportandoci nei villaggi dove avevamo trascorso la vacanza, anzi siamo stato spostati in alberghi dove c’era posto.
Noi, 74 turisti bloccati a Zanzibar siamo stato smistati presso le strutture turistiche. Il mio gruppo, le prime due notti le ha trascorse al Neptune Hotels, albergo molto curato, dove con 2200.00 euro si può soggiornare per una settimana, all inclusive. L’ultima notte ho pernottato al Coral Reef Resort. E’ un villaggio molto spartano, mi fu assegnata un cottage i cui servizi igienici erano intasati, immaginate l’odore sgradevole. Con insistenza riuscii ad ottenere la sostituzione della camera, questa volta sulla spiaggia. Molto spartana anche quest’ultima, il condizionatore e le pale che fungevano da ventilatore sul letto non funzionavano, pavimento con mattonelle adesive staccate, dove inciampai. La cena e la colazione fu sufficiente, l’animazione ahimè alquanto scadente e volgare, tralascio i particolari, di certo non adatto ad un pubblico minorenne.

Comunque questi sgraditi imprevisti non hanno offuscato il ricordo della bella vacanza: starsene sulla kiwengwa beach, fare acquagym in piscina, all’ombra delle palme o passeggiare per i vialetti cosparsi di profumatissimi fiori di frangipane, senza traffico cittadino, ma solo il rumore del mare in lontananza, è quanto di meglio si possa fare, provare per credere!

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