NON CI SONO MOLTI BAMBINI


Nei villaggi Indios della foresta amazzonica non ci sono molti bambini perché ogni gruppo è costituito in media da 150 individui e molti di questi rischiano di scomparire.

I bambini Indios vivono a contatto con la natura e sono pieni di creatività e semplicità. Mentre nella nostra società i giocattoli sono molto sofisticati e si comprano nei negozi, in Amazzonia sono offerti dalla natura: fin dai primi mesi di vita il bambino Indio gioca con pappagalli, tucani, farfalle, tartarughe, scimmiette, colibrì e altri cuccioli di animali della foresta.

Quando il bambino arriva ai 4-5 anni di vita, ai giocattoli naturali si aggiungono oggetti e strumenti fatti dal papà o dalla mamma che, oltre a divertire, hanno la funzione di insegnare al piccolo, attraverso il gioco, quello che dovrà fare da grande. Così i maschietti riceveranno piccoli archi e frecce che porteranno sempre son sé, da soli o in gruppo, iniziando a esercitarsi nel tiro al bersaglio; oppure suoneranno dei flauti imitando il suono delle cerimonie che coinvolgono periodicamente tutta la tribù; le bambine giocheranno con le bambole di argilla che ripropongono le scene della vita di tutti i giorni.

Un bell'esempio di queste bambole si trova nella tribù Karajas. Nel frattempo continuerà il gioco con la natura: nuotare contro corrente, tuffarsi, stare sott'acqua a lungo, arrampicarsi sugli alberi e fare brevi escursioni nella foresta, sono attività che occupano per intero la giornata dei bambini più grandicelli.

Nella tribù Tenetehara si gioca in questa maniera: un piccolo indio rappresenta il daino, un altro fa il cacciatore, mentre il resto del gruppo imita i cani che cercano e inseguono la preda abbaiando. Quando alla fine il daino è raggiunto, il cacciatore fa finta di ucciderlo e di scuoiarlo e prepara il fuoco per cucinarlo alla brace. Un altro bambino viene poi scelto per fare di nuovo il daino e un altro ancora per fare il cacciatore: così comincia un nuovo inseguimento e il gioco continua.

Tra i bambini della tribù Xavante si pratica un gioco nell'acqua che si chiama datisì wape. Un bambino si arrampica e si siede sulle spalle dell'altro. Lo stesso fa un altro bambino con un suo compagno. Le due "coppie" entrano in acqua e cominciano a spingersi e a strattonarsi. Vince chi fa cadere in acqua l'avversario. Questo gioco di abilità è praticato sia dai bambini che dalle bambine.

FORWARD BACK