Americhe

Racconto di viaggio in Perù

di Fabio Chisari –

Uno dei viaggi di cui ho un ricordo più bello è senza dubbio quello in Perù. La varietà dei paesaggi lungo le Ande peruviane, la cultura degli Incas, tra rovine e città perdute, la valle sacra, Machu Picchu, il lago Titicaca e la bellissima isola Suasi sono ancora immagini vive nella mia memoria. Il viaggio è cominciato con una breve visita di Lima, da cui siamo partiti in direzione sud attraverso la costa desertica peruviana seguendo la strada panamericana, circondata da verdissime vallate alimentate da fiumi a carattere stagionale, fino a giungere alla cittadina di Ica.

Qui abbiamo visitato il museo regionale dove sono esposte sensazionali mantas risalenti alla cultura Paracas e dove abbiamo potuto vedere una riproduzione in scala delle linee di Nazca, che abbiamo poi sorvolato con piccoli aerei. L’enigmatico intreccio di linee e disegni, resta ancora uno dei grandi misteri irrisolti del pianeta.

Il giorno seguente siamo partiti alla volta del villaggio di Paracas, da dove abbiamo effettuato una meravigliosa escursione in barca alle isole Ballestas, scenografici scogli di roccia che emergono dall’Oceano dove abitano migliaia di animali della fauna antartica, come leoni marini, foche, pinguini di Humboldt e un’enorme varietà di uccelli.

 
Tornati a Lima, ci siamo imbarcati su un volo per Arequipa, dove abbiamo dormito in un hotel ricavato da un antico palazzo che ospitava la Casa de la Moneda. Arequipa, è una deliziosa cittadina ricca di testimonianze coloniali: la Plaza de Armas, la Cattedrale, la Chiesa de la Compañia, le residenze dell’antica nobiltà spagnola e il Monastero di Santa Catalina fondato nel 1580, vero e proprio gioiello di architettura coloniale. Nel pomeriggio, partenza per la valle del Colca (190 km: un viaggio di circa 4/5 ore) attraverso spettacolari scenari andini. Impressionante la vista del fiume che ha scavato una gola gigantesca. Con i suoi oltre 3000 metri di altezza, il doppio del Grand Canyon del Colorado, è una delle gole più profonde della Terra. Dal luogo denominato “Cruz del Condor” lo sguardo spazia sull’impressionante solco da cui è possibile cogliere il volo maestoso del condor, simbolo andino della libertà.
 

Il viaggio continua in direzione sud per la regione di Puno. Lungo il percorso, sosta per la visita della necropoli pre-incaica di Sillustani, situata in posizione panoramica su un poggio che domina le acque azzurre del lago Umayo.

 
L’intera giornata successiva è stata dedicata alla visita del Lago Titicaca, ancora oggi considerato sacro dalle popolazioni locali. Durante la mattinata abbiamo navigato in direzione delle Isole degli Uros, le cosidette “Isole Galleggianti”. Abbiamo poi proseguito alla volta dell’Isola di Taquile da cui si può apprezzare l’immensa superficie color blu cobalto del lago Titicaca; l’isola è abitata da una comunità di agricoltori e tessitori. La navigazione è poi continuata verso l’Isola di Suasi, remoto paradiso naturalistico situato vicino alla sponda orientale del lago Titicaca.
Ancora ammaliati da tale magnificenza, i nostri sguardi si sono persi in una fantastica traversata lungo l’altopiano fino a raggiungere Cusco, l’antica capitale dell’impero Inca, situata a 3350 metri di altitudine, considerata la capitale archeologica del Sudamerica. Il giorno successivo l’avremmo dedicato all’escursione nella Valle Sacra degli Inca.

Rinvigoriti dalla camminata, il mattino successivo siamo partiti alla volta di Machu Picchu. Il percorso, di un’ora e mezza circa, si sviluppa dapprima attraverso fertili altopiani per poi giungere nell’ambiente selvaggio dell’alta valle del fiume Urubamba tra gole spettacolari rivestite di fitta vegetazione. Siamo poi arrivati nella stazione di Aguas Calientes e abbiamo proseguito con un percorso di una decina di chilometri in minibus verso la cittadella di Machu Picchu situata a 2.350 metri di altezza. Nella tranquillità delle prime ore del mattino abbiamo visitato i resti dell’impressionante complesso archeologico scoperto dallo storico nordamericano Hiram Bingham soltanto nel 1911.

E’ con questo meraviglioso bagaglio di esperienze che rientriamo in Italia, con già la malinconia per questo Paese indimenticabile.
Un viaggio incredibile, che abbiamo deciso di sperimentare per permettere anche ad altri di provare le stesse emozioni. Se foste interessati, su Azonzo Travel trovate maggiori informazioni: www.azonzotravel.com/viaggi-in-peru/61/.

 

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Pubblicato da
Marco

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