di Paola e Filippo –
Questo viaggio è stato organizzato in prima persona dalla mia mitica amica Rita della Akita tour di Torino, per lei e i suoi 12 fantastici amici!
HOTEL: Plaza Florencia – Mexico City: sulla Avenida Florencia, nella zona rosa, quella + commerciale e frequentata dai turisti, bell’hotel e buon servizio, zona comoda per visitare la città. Best Western Maya Tabasco – Villahermosa: medio, ma era in fase di ristrutturazione. Mision – Palenque – www.hotelesmision.com: bella struttura ma ci hanno assegnato le stanze nella dependance mezzo piano interrato, da morire di caldo! Casa Mexicana – San Cristobal – www.hotelcasamexicana.com: fantastico! ma non c’erano abbastanza stanze libere per tutti noi e abbiamo ripiegato sul successivo: Ciudad Real Teatro – San Cristobal: ottima struttura, camere e zone comuni molto belle e curate, colazioni ricche, tutte le camere danno sui due giardini dove vivono anche dei pavoni!! Villaggio Real Playa Car (ex Club Bananas) – Playa del Carmen: ottimo rapporto qualità prezzo, appena ristrutturato, cucina discreta, a pochi minuti a piedi dalla 5a Av., spiaggia riservata 10′ a piedi oppure con navetta ogni ora, camere enormi, curate e ben rifinite come anche le zone comuni, ottimo servizio.
RISTORANTI: quelli indicati qui sotto li abbiamo provati tutti ed alcuni anche più di una volta, per tutti ottima carne e prezzi abbordabilissimi, ovviamente cucina tipica messicana. MEXICO CITY: FONDA EL REFUGIO: Liverpool 166 Col. Juarez VILLAHERMOSA: EL GANADERO: Frente a la fuente de los ninos traviesos PALENQUE: LA SELVA – Carretera Palenque-Ruinas km 0,5 PALENQUE: MAYA – Avenida Indipendencia e Hidalgo SAN CRISTOBAL: EMILIANO’S MOUSTACHE – Avenida Crecencio Rosas n. 7 SAN CRISTOBAL: LA PARILLA – Directorio Navarro n. 8 SAN CRISTOBAL: MAYA PAKAL – Avenida Francisco Madero n. 21/a SAN CRISTOBAL: LA CASA DEL PAN – Directorio Navarro n. 6
MEXICO CITY: Il MUSEO DI ANTROPOLOGIA è da NON perdere, merita una bella visita intensa. Si trova su di una collina nel BOSQUE DI CHAPULTEPEC, il parco più grande della città. Lo Zòcalo è l’equivalente del ns centro storico, e vi si trova la CATEDRAL METROPOLITANA (tutta storta perchè costruita su una zona paludosa che sta lentamente sprofondando) ed il PALACIO NACIONAL (con gli scaloni affrescati dai murales di Diego Ribera). Nello Zòcalo si tiene mercatino dove trovate dai prodotti tipici ai souvenirs e gadgets più commerciali. L’ALAMEDA è uno dei parchi più grandi del centro ed è facile incontravi la polizia a cavallo. Di fianco si trova il Palazzo delle Belle Arti, che quest’estate esponeva una mostra proprio di opere di Frida Khalo! Coyoacàn è un quartiere molto particolare e tranquillo: nella piazzetta c’è un bel giardino con panchine e fontane e le case tutte intorno sono in perfetto stile coloniale, basse e colorate. Qui si trova la casa-museo di Frida Khalo che ospita molti suoi dipinti ed opere, oltre che reperti legati alla sua vita e ai suoi amori.
Ed ora inizia il TOUR, intenso ma indimenticabile:
VILLAHERMOSA: è la capitale dello stato del Tabasco, in genere vi si fa’ solo una breve sosta e si pernotta, ma se c’è tempo merita una visita il Museo de la Venta, museo en plein air che combina archeologia e zoologia, la Zona Luz (il centro storico, fitto di viuzze con negozi e bancarelle di ogni sorta) e la Plaza des Armas da cui parte il ponte pedonale sul fiume Grijalva e dal quale si scorgono le barche che lo percorrono.
PALENQUE: è il sito archeologico più ricco, sulle colline chiamate ‘Altos de Chiapas’. Si visitano il tempio del Giaguaro, tempio del Sol, tempio delle Iscrizioni, il tempio della croce foliata, ciò che resta del campo per il gioco della pelota ed il fantastico Palacio. Tutto ciò immerso in una foresta lussurreggiante verde smeraldo. Imperdibile ed emozionante.
CASCATE DI AGUA AZUL: niente meglio che un po’ di refrigerio nelle acque delle cascate, conviene salire fino in cima lungo il sentiero e poi fare varie tappe a scendere, fermandosi per un bagno non appena si creano delle anse protette lungo il fiume. Fantastiche.
SAN CRISTOBAL: cittadina a 2.110 m d’altezza dall’aria vagamente bohemien, con le sue viuzze strette e le casette coloniali basse e colorate. E’ senza dubbio la cittadina + a misura di turista, fin dai primi giorni ci si sente a casa: si gira per le vie dense di turisti (soprattutto italiani!) e non ci si perde mai! Da non perdere la Cattedrale di Santo Domingo ed il mercatino tipico nella piazzetta antistante dove vendono i tipici tessuti, le camicie e le bamboline del subcomanandate Marcos, la Cattedrale di San Nicolas di fianco alla Plaza 31 de Marzo, dove si trova il Municipio. Poco distante si trova il Mercado Municipal, con una piccola parte al coperto, dove troverete frutta, verdura, semi e bacche di ogni tipo! Nelle vie pullulano le bancarelle di chi vende souvenir e di chi frigge polli e pannocchie! Il bello è girare per la città senza una meta: troverete tutto ciò che merita di essere visto!
ZINACANTLAN E SAN JUAN CHAMULA: sono a pochi km da San Cristobal; qui vivono ancora gli indigeni di etnia tzotzil, vestiti con i loro caratteristici abiti di lana variopinta e ponchos ricamati. La Chiesa cattolica di San Juan Chamula è il perfetto esempio di come convivono la tradizione cristiana e quella indigena: le statue dei santi vengono vestite con ornamenti , stoffe, collane e specchietti, ma se succede qualche evento negativo li svestono di ogni addobbo per metterli “in punizione”. I fedeli recitano litanie incomprensibili, quasi in trance, bruciano incensi ed accendono centinaia di candele, coprono il pavimento di aghi di pino ed offrono ai santi galline sgozzate per ottenere fortuna e benefici. Altri tolgono gli spiriti negativi recitando le loro preghiere e tenendo in una mano un uovo e nell’altra la mano della persona posseduta; pare che lo spirito cattivo entri nell’uovo e abbandoni la persona… I turisti non possono assolutamente fotografare nulla, tutti i riti sono solo da osservare con rispetto ma anche con un po’ di comprensibile scetticismo!
BONAMPAK: chiamata la “città delle pareti dipinte”, purtroppo rimane ben poco degli splendidi muri decorati dai Maya, molto è andato distrutto ma molto è stato distrutto dall’uomo nel corso dei secoli.
YAXCHILAN: con una motolancia si percorre il fiume Usmanacinta (se si è fortunati si avvistano anche i coccodrilli, sule e pellicani!), poi una volta a terra a piedi si raggiunge la zona archeologica Maya immersa in una fitta foresta (la selva Lacandona), tra alberi ultracentenari che raggiungono oltre i 50 m. di altezza e sui quali vivono colonie di scimmie urlatrici che allietano la visita!
CANYON DEL SUMIDERO: da Tuxtla Gutierrez in barca si risale il fiume Grijalva per alcuni km, addentrandosi nel canyon che in alcuni punti raggiunge quasi i 1.000 m di altezza e dove l’acqua che filtra attraverso le rocce e la vegetazione crea degli effetti ottici sensazionali. Coccodrilli, pellicani ed altri uccelli vivono indisturbati qui.
PLAYA DEL CARMEN: Lo struscio della sera sulla 5a Avenida è d’obbligo, come anche una sera a CANCUN nella zona hotelera. Per le escursioni conviene noleggiare una macchina (se si è in numero sufficiente) ed andare a TULUM nel primo pomeriggio, c’è meno gente ed anche la bellissima piccola caletta di sabbia bianca è meno affollata che al mattino. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE: LA RISERVA DELLA BIOSFERA DI SIAN KA’AN: BOCA PAILA è a pochi km da Tulum, qui inizia una lingua di terra lunga 60 km di zona protetta che arriva fino a PUNTA ALLEN, l’estrema punta dove sorge il villaggio dei pescatori: da un lato la laguna con le mangrovie, dall’altro il mare caraibico; dal 1986 è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La strada è sterrata e piena di buche, si viaggia a passo d’uomo anche con i fuoristrada; mettete in conto 2 ore di viaggio da Tulum, ma ne vale la pena. Natura allo stato puro, spiagge deserte, pochissime strutture immerse nella natura: solo cabanas spartane di paglia e legno a ridosso della spiaggia. Amici che hanno avuto la fortuna di pernottare lì ci hanno raccontato che le tartarughe vengono a riva la notte tra le 22.00 e le 4.00 e loro le hanno avvistate solo con il riverbero della luce della luna sul mare!! Da Punta Allen le barche dei pescatori ci hanno portati attraverso la laguna e le mangrovie, sul reef a fare snorkeling (coralli cervello enormi, stelle marine e pesci di ogni sorta, molto + belli che alle Maldive!), all’isola degli uccelli (dove si riproducono fregate, pellicani, cormorani e sule) e al largo ad avvistare i delfini! Esperienza unica! Volendo vi cucinano il pesce (aragoste o altro) e potete pranzare lì nelle loro cabanas!
CONSIGLI: -portatevi dall’Italia penne biro, quaderni e block notes: i bambini ne vanno pazzi e non hanno i soldi per comprarle. Se avete un po’ di spazio in valigia fate un bel sacchetto di T-shirt che non mettete più e che rimangono dimenticate nel fondo degli armadi e regalatele. Nella piazza di San Juan Chamula ci sono tantissime giovani mamme attorniate da figli/fratellini che vendono frutta e verdura sedute per terra, molte non hanno le scarpe (non hanno i soldi per comprarle e usano le scarpette di gomma che noi usiamo in spiaggia!! col freddo dei 2.000 m!): non finiranno di ringraziarvi. Portatevi una bella felpa e un giubbotto di jeans per la sera: San Cristobal supera i 2.000 metri e la sera tira una bella arietta fresca… Per il mare parei, top, t-shirt…insomma cose comode e molto casual. Spesso vedevamo italiane che non riuscivano nemmeno a camminare sui loro tacchi 12 cm nelle stradine ciottolate del villaggio!!! !QUE’ VIVA MEXICO! Paola e Filippo – del gruppo dei mitici 13!