A Nizza per un pieno di arte contemporanea

di Ferny Forner – 
Siamo partiti da Torino il 2 gennaio 2014, arriviamo a Nizza verso mezzogiorno, raggiungiamo la Place Massena per sistemarci all’Hotel Helvetique, dopo iniziamo la nostra prima passeggiata visitando il mercatino di Natale sulla place Massena, simpatiche le piccole e allegre casette di legno, tutte uguali, che espongono dolci e oggetti natalizi. 

La sera la vedremo splendidamente illuminata con le splendide luci natalizie che producono suggestivi riflessi sui palazzi circostanti, la Fontain du Soleil con alti getti d’acqua che cambiano continuamente, un po’ nascosta la Conversation a Nice, opera di 7 statue montate su colonne alte circa 6 metri, che rappresentano i continenti della terra, illuminate internamente da luci di diverso colore che passa da una colonna all’altra a simboleggiare la trasmissione della cultura tra i popoli della terra. Bello anche l’albero di Natale che viene alimentato pedalando su biciclette.

Nei giorni successivi, tenendo conto, che siamo stati molte volte a Nizza, visitiamo la città vecchia con le sue strette strade pedonali e, in particolare, il Palais Lascaris, una residenza del XVII sec. in stile barocco (come quasi tutte le chiese della Vieille Ville), con arredi d’epoca, affreschi sulle volte e sulle pareti, arazzi con scene mitologiche e molti strumenti musicali di epoche diverse, da notare che è spesso indicato come museo della musica.

Non ci facciamo mancare una visita al mercato dei fiori, dove su un lato campeggia la casa Matisse, e, quando il tempo lo consentiva, lunghe passeggiate sulla celebre Promenade.
La sera abbiamo visitato i luoghi delle luci natalizie, la rue de France, la Place Garibaldi.

Quest’anno ci siamo poi concessi un pieno di arte moderna. Abbiamo iniziato con il Museo d’arte contemporanea (Mamac). All’interno dell’edificio, costituito da quattro torri alte 30 m, in marmo bianco collegate tra loro da passerelle di ferro, a forma di schiena d’asino, con aree a giardino, chiamato dai francesi Jardin Suspendu o Giardini dell’Eden, non mancano opere d’arte, è anche un belvedere da cui si gode una splendida vista a 360° di Nizza.



Le collezioni sono costituite prevalentemente da opere francesi, ma non manca qualche straniero come Warhol, Pistoletto e altri, tutto è disposto in ampie sale e grandi finestre, da non perdere anche una passeggiata sul Jardin Suspendu.

Siamo poi andati al Museo d’Arte Naif A. Lokovsky, è situato in posizione un po’ periferica, sulla strada della collina del Boron, ma con i mezzi pubblici si raggiunge facilmente. E’ un museo poco noto, la sede è nel Castello di Sainte Helene, che ci è parso piuttosto un’elegante villa, con un grande parco, decorato con grandi e colorate sculture che danno un piacevole e allegro benvenuto.

L’interno è articolato su due piani, le opere permettono di avere una conoscenza completa di quest’arte, non hanno una particolare suddivisione è un’arte che non ha scuole o stili diversi, in parte provengono dal Museo D’Orsay.

Nelle opere prevalgono i colori pastello, i soggetti sono semplici ma non per questo, privi di significati.

Con il bus 400 raggiungiamo le vicinanze di Saint Paul de Vence per visitare la Fondazione Maeght, una delle maggiori gallerie d’arte contemporanea francesi Si accede attraverso un ampio parco, dove sono esposte sculture di celebri artisti quali Mirò, Calder e altri, all’interno una ricca collezione, opere d’arte e sculture, ho molto apprezzato La vasca dei pesci di Braque, una piccola piscina con il fondo decorato con disegni di pesci del pittore, all’interno molti i pittori francesi, ma si possono ammirare opere di Bonnard, Pistoletto, Leger e altri.
Abbiamo anche visitato l’esposizione temporanea di un pittore franco-algerino Djamel Tatah, che però non cia ha entusiasmati.

Riprendiamo il bus 400 e andiamo a Vence per visitare la Chapelle du Rosaire di Matisse, a circa 1 km dal centro della città.

E’ piuttosto piccola, una sola navata di forma rettangolare, magnifiche le grandi vetrate disegnate dal pittore, prevalgono i colori verdi, gialli e blu, mi è piaciuta in particolare la vetrata, posta dietro il piccolo altare in pietra, che raffigura un cactus fiorito quale simbolo della volontà di vita anche in ambienti impossibili. Le altre vetrate hanno prevalentemente disegni di foglie, mi pare palme. Parte dei bianchi muri perimetrali hanno pannelli con disegni della Via Crucis naturalmente del grande maestro.

Visitiamo quindi il piccolo museo che espone fotografie, disegni, originali paramenti sacri disegnati dal grande pittore.

Notizie utili:
Hotel helvetique: a 200 metri dalla Place Massena, camera doppia con servizi euro 58, no bidet, colazione non compresa.
Ristoranti: Chez Acchiardo, ottima cucina pasto euro 20-25 circa La Tapenade zona rue della Prefecture, menu turistico ottimo euro 19,50 Trasporti per Vence da Nizza massimo 1,5 euro
Musei: gratis
Fondazione Maeght – Vence ingresso 15 euro p.p, diritto foto + 5 euro

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