Make a visit worthwhile

di Gianni Fornai e Donatella Boscaglia –

L’ordine della memoria non è necessariamente il cronologico che ritroviamo nelle 50 pagine di appunti. E neanche la necessità dell’eventuale lettore che con il trova del computer può eventualmente trovare la notizia cercata. Per chi ama la sintesi legga il resoconto alla parola viaggio. Sempre per sintesi abbiamo saltato diverse lettere dell’alfabeto delle quali avevamo già scritto il testo.

ARRIVO
Abbiamo viaggiato con la Transavia pagando pochissimo pur avendo il posto prenotato e portando due valigie non da cabina. A Schipol avevamo letto in vari racconti di viaggio che bisognava fare il biglietto del treno per Amsterdam utilizzando le macchinette gialle delle quali pochissime accettano denaro spicciolo. Come in ogni stazione c’è una biglietteria dove puoi pagare (€ 4.20) senza difficoltà e dove ti spiegano gentilmente ora e binario. La stazione è alla quarta fermata, non è grande e, percorsa la Damrak arriviamo agevolmente all’albergo attraversando il lato sinistro di Piazza Dam.

AMSTERDAM
De Bijenkorf
E’ il grande magazzino di Amsterdam che dà direttamente su Piazza Dam. Vi abbiamo mangiato la sera del 6 luglio al quinto piano dopo aver visitato alcuni reparti senza comprare nulla. I saldi permettevano di risparmiare il 30 % (150 €) su un paio di bellissime scarpe da 500 € per poi trovarci di fronte ad una delle numerose chiese di Amsterdam a chiedere l’elemosina. E’ visibile da ogni lato della piazza e si trova dal lato opposto rispetto al Palazzo Reale.

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Van Gogh Museum
La mattina del 7 luglio raggiungiamo i musei attraversando a piedi la città attraverso strade che portano direttamente nella zona. Di passaggio vediamo la Muntorren. Arrivati alle 9.40 troviamo una fila relativamente breve che all’ora dell’ingresso (le 10) si allungherà all’inverosimile.Il museo di Van Gogh offre ai visitatori il 25 % delle opere del famoso pittore, tra le quali le più conosciute sono: il teschio che fuma, i mangiatori di patate, l’autoritratto, la casa gialla, i girasoli, gli iris (quadro del quale abbiamo comprato una copia). Il museo, il cui ingresso costa 14 euro a testa, espone quadri anche di noti autori legati a Van Gogh come Toulouse Lautrec, Claude Monet, Pissarro, Edouard Manet e Gauguin per citare i più noti. Articolato su quattro piani più una parte sotterranea dove è possibile vedere un filmato in inglese sulla vita dell’artista il museo contiene anche un caffé dove è possibile mangiare. La visita completa richiede circa tre ore.
I canali
Il pomeriggio del 7 luglio, dopo aver visitato il museo di Van Gogh percorriamo le strade parallele al Singelgracht, vediamo la Westerkerke ed ascoltiamo la melodia dei suoi carillon, passiamo vicino alla casa di Anna Frank dove c’è una lunga fila di turisti in attesa di entrare,seguiamo il Prinsengraacht dove si allineano imbarcazioni che hanno la funzione di case, sia pure case galleggianti con i proprietari che dormono e vivono la loro vita sulla propria chiatta. Raggiungiamo poi la stazione centrale e l’hotel. Quando la sera usciamo dopo la cena all’hotel Doria raggiungiamo il fiume Amstel e, naturalmente, sbagliamo strada e ci dirigiamo dalla parte opposta rispetto alla giusta direzione. Siamo attirati dalla serie di ponti mobili e dalla larghezza di quello che crediamo un canale. Ci svegliamo dalla nostra situazione di ipnotizzati dalla bellezza della sera, guardiamo la carta e torniamo indietro ritrovando la strada giusta: la Rokin, un canale ricoperto come la Damrak. Amsterdam non è grande e le strade si trovano benissimo, basta fare solo attenzione.

Bloemenmarkt
Nella mattina di pioggia battente dell’otto luglio andiamo al mercato dei fiori che si trova sul canale Singel. Amiamo le piante, ma ci dobbiamo accontentare di guardare in quanto il viaggio è lungo ed anche i bulbi ne risentirebbero. Il mercato galleggiante nacque perché i fiori venivano trasportati direttamente su chiatte ed era inutile scendere sulla terraferma. Visitiamo anche i negozi di souvenirs accanto al mercato.

Begijnhof
L’accesso al convento delle beghine è gratis. Le Beghine sono donne che hanno fatto voto di obbedienza abbracciando la vita monastica senza però aver pronunciato i voti. Esse dedicano la loro vita alla preghiera e al sostegno dei malati vogliono solo stare in pace con se stesse e vivere nella massima tranquillità e meditazione. Entrati nel cortile troviamo giardini ben curati, abitazioni, un monumento alle Beghine. C’è anche una chiesa dove non siamo potuti entrare perché era in corso una funzione religiose. Ce lo hanno spiegato le Beghine stesse che ci sono sembrate più eleganti signore della media borghesia che donne povere di mezzi come le avevamo erroneamente immaginate.

Il porto
Nel pomeriggio, cessata la pioggia, andiamo al porto costeggiando il canale sul quale si affaccia l’Oude Kerk. Dopo la chiesa il flusso dei turisti diminuisce fino a sparire. Nel porto ci sono navi da crociera che funzionano da immensi alberghi galleggianti. Arriviamo fino all’Ostello e al grande albergo che si affaccia sul porto. Tornati indietro vediamo partire i traghetti carichi di ciclisti che si muovono agilmente con le loro biciclette. Fuori della stazione centrale sono posteggiati più di mille velocipedi. Contro l’inquinamento abbiamo anche visto un taxi Doblò Fiat elettrico. Che anche la Fiat si sia convertita.

ANVERSA
L’11 luglio siamo andati ad Anversa. Antwerp (il nome fiammingo) è la seconda città del Belgio e si trova in territorio fiammingo. È attraversata dal fiume Schelda e una circonvallazione che l’abbraccia per circa tre quarti. E’ anche un porto di rilevanza mondiale. E’ sede della più grande chiesa gotica del Belgio (Onze-Lieve-Vrouwe Katedraal) e città natale di Rubens.

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La stazione di Anversa è enorme, disposta su più piani i binari si incrociano secondo l’altezza del piano. Un sistema efficiente di scale mobili garantisce la rapidità degli spostamenti dei viaggiatori. L’estetica della stazione può forse non piacere, ma è molto caratteristica. Nella hall di ingresso e uscita si possono ammirare in alto diversi dipinti. La strada per arrivare al Grotemarkt, il centro, si chiama Keyserlei, poi Leisstraat ed infine Meir, la strada più famosa di Anversa con negozi di lusso, chiusa al traffico.
Con una piccola deviazione dalla Meir è possibile arrivare alla casa di Rubens (Rubenshuis). Si tratta di una villa, imponente per l’epoca, restaurata nel dopoguerra, dove sono esposti quadri ed altri oggetti preziosi del noto pittore (ingresso 8 euro). Nella Rubenshuis il nostro visse tra il 1611 e il 1640. Rubens doveva essere piuttosto basso, se guardiamo il letto. Nei quadri della Rubenshuis e in quelli della Cattedrale, che vedremo, Rubens, non appaiono le giunoniche donne che hanno reso famoso il pittore. Il visitatore può usufruire sia di una guida scritta, sia di un’audioguida. La prima è gratuita e indica 52 opere con relativo commento. Oltre alla casa (lo studio, la Kunstkamer, la sala da pranzo, la Familienkamer e la camera da letto) è interessante visitare il giardino dove è chiara l’influenza del Rinascimento italiano, a parte il porticato barocco costruito su progetto del pittore.
Visitiamo qualche negozio e quando comincia a piovere siamo davanti alla Stadhuis. Al centro della piazza fotografiamo il soldato romano Silvius Braho mentre getta la mano del gigante nemico nella Scheldt. Il lancio della mano tagliata che si trova anche in misura gigantesca in una strada precedente al Grote Markt dà il nome ad Anversa. Antwerpen in olandese significa che getta la mano. Con la pioggia battente ci rifugiamo nella Onze-Lieve-Vrouwe Katedraal. E’ la più grande cattedrale gotica del Belgio e richiese due secoli di lavori a partire dal 1352. Contiene due trittici di Rubens (l’erezione della croce e la deposizione) e numerosi quadri di altri pittori. Tra le strette stradine che la circondano svetta con i suoi 123 metri. All’interno ci sono sette cappelle laterali. L’ingresso è a pagamento. Riusciamo poi ad arrivare al Gran Bazar di Antwerp, un sistema integrato di negozi dove mangiamo e beviamo un caffé. Poi ci facciamo coraggio e ci avviamo verso la stazione dove arriviamo bagnati come pulcini nonostante gli ombrelli e gli impermeabili.

BRUXELLES
Rue Neuve
La abbiamo percorsa fin dalla prima sera (9 luglio).La Rue Neuve sembra un enorme centro commerciale a cielo aperto. Chiusa al traffico permette di arrivare al Boulevard du Jardin Botanique senza accorgersene. Se la folla che invade la strada vi spaventa ritornate attraverso il parallelo Boulevard Adolphe Max.

La grand place
Entrare nella Grand Place quando non è occupata da tendoni per la musica rende spaesati, la sindrome di Stendhal di fronte alla bellezza ed allora fotografiamo, giriamo, guardiamo ammirati cercando di cogliere i particolari delle facciate, entriamo nella Stadhuis e ritorniamo nella piazza più volte nel corso della settimana di permanenza a Bruxelles al mattino, il pomeriggio, la sera. Il protagonista principale della Grand Place di Bruxelles è l’Hotel de la Ville, con il San Michele che dall’alto domina la città. Di fronte all’Hotel de la Ville c’è l’antica Casa del Pane, ribattezzata in seguito Maison du Roi. A dispetto del nome, non ci risiede nessun Re mentre c’è un Museo della storia di Bruxelles. Tutto intorno alla Piazza ci sono le Case delle corporazioni.

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Mannequin Pis
Il 12 luglio non piove e dopo Bruges e Antwerp ci dedichiamo a Bruxelles. Passando attraverso la Grand Place andiamo a vedere il “Mannequin pis”.Uno dei simboli della città di Bruxelles è questo soggetto in bronzo di una fontanella raffigurante un bambino che fa pipì. Esso si trova all’incrocio tra Rue de l’Étuve (Stoofstraat) e Rue du Chêne (Eikstraat) ed è uno dei monumenti più fotografati di Bruxelles. Se a qualcuno non bastassero i cani veri all’angolo tra Rue du Vieux marché aux Grains et de la rue des Chartreux, potete trovare anche il cane che fa la pipì.

Statua di Charles Buls
A proposito di statue quando entriamo ed usciamo dall’albergo vediamo in piazza Agora, seduto all’ombra con il suo cane, il borgomastro Charles Buls. Non si muove perché è una statua in bronzo con le ginocchia dorate grazie alle graziose fanciulle o alle nerborute matrone che vi siedono per farsi fotografare. Rimane silenzioso anche quando gli lisciano i baffi che sono diventati a loro volta dorati. Del cane non si cura nessuno ed è rimasto nero nel tempo.

Flea market
Nel quartiere Marolles, in Place du jeu de Balles tutte le mattine dalle 6 alle 14 è aperto il mercato delle pulci. Pur forniti di scarso entusiasmo dal momento che siamo partiti con valigie piccole ci fermiamo a guardare gli oggetti più vari messi in vendita che possono piacere al collezionista o, come le statuine in porcellana e alcuni quadri, anche al semplice turista.

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La domenica siamo capitati anche al Marché du Midi, immenso mercato intorno alla stazione e frequentatissimo dagli abitanti di Bruxelles. Quello che possiamo vedere è il “melting pot”, il crogiolo di culture diverse, che nell’atto antico dello scambio vendita acquisto si incontra.

Palais de Justice
Usciti dal mercato delle pulci vediamo da lontano l’edificio del Palazzo di giustizia in completo rifacimento delle facciate. La prima cosa che notiamo è l’enorme cupola di rame sormontata da una corona che si trova a cento metri di altezza. L’edificio è enorme e molto caratteristico.

Place du grand Sablon
La piazza si chiama così perché nel passare dalla parte bassa alla parte alta della città o viceversa la vecchia strada passava attraverso delle paludi sabbiose. La piazza si estende dalla fontana di Jaques Berge situata in alto fino alla Chiesa gotica di Notre Dame du Sablon. Entrati in quest’ultima abbiamo potuto fotografare les vitraux multicolori e i vari organi della chiesa senza incorrere nelle ire di qualche prelato. La costruzione venne intrapresa a partire dalla fine del XIV secolo e portata a termine in pieno XV secolo. L’edificio, dalle eleganti proporzioni e sublimi particolari decorativi architettonici presenta una buona uniformità stilistica e è rimasto pressoché intatto nei secoli; senza subire particolari aggiunte posteriori o manipolazioni.L’esterno della chiesa è imponente e lo abbiamo girato tutto ammirando il bel giardino.

Place du petit Sablon
In mezzo alla piazza si trova un giardino di incomparabile bellezza. E’ circondata da una balaustra in ferro battuto con numerose sculture che rappresentano i 48 mestieri del tempo della costruzione e che circondano la piazza stessa. Ogni colonnina in pietra che sta sotto le singole statue è ornata da un disegno originale le stesse colonne sono attraversate da da motivi scolpiti uno differente dall’altro. Al centro della piazza si trova la fontana dei Conti d’Egmont e di Horne che simboleggiano la resistenza alla tirannia spagnola durante il XVI° secolo. Questo gruppo è circondato da dieci statue disposte in semicerchio che rappresentano uomini politi, scienzati ed artisti dell’epoca.

Warande
Il parco Warande è un’oasi di verde al centro di Bruxelles mentre più lontani sono il Parc Leopold (che abbiamo visitato) e il Parc du Cinquantenaire. Lo visitiamo nel pomeriggio del 12 luglio. Il Parco è animato dalle sculture volanti di Patrick Croes, nato nel 1980, che rappresenta in particolare cozze di tutti i tipi. Dei cartelli spiegano il significato delle singole opere. All’estremo della piazza c’è una fontana ricca d’acqua, ma senza particolari pregi artistici. Sono presenti una trentina di sculture antiche ed alberi maestosi come il Platanus hispanica, l’Aesculus hippocastanum e l’Acer pseudoplatanus, tutti e tre con una circonferenza del tronco superiore ai tre metri.

Il Parlamento europeo
Il giorno 14 luglio ci rechiamo al Parlamento Europeo il cui edificio è noto come “caprice des dieux” con riferimento al noto formaggio, Si alvora fino al venerdì mattina ed è tutto chiuso. Facciamo una passeggiata nel parco adiacente sotto la pioggia e ci rifugiamo nella vicina gare du Luxembourg dove i gabinetti sono chiusi perché le donne addette alle pulizie fanno la settimana corta. Decidiamo che è il momento dei musei.

Musé d’art ancien Musée Magritte
Abbiamo visitato prima il museo d’art ancien molto ricco con opere di pittori fiamminghi e altri: David, Van Dick, Rubens, Hans Memling, Jan Bruguel, Bosch, Peter Bruguel. Ci siamo poi concentrati sulle 200 e più opere di Magritte. Nell’intervallo di passaggio tra i due musei abbiamo pranzato al café del museo. Magritte dipingeva anche un’opera al giorno ed è stato molto prolifico. Ricordiamo tra le molte “Le joueur secret” e “il territorio di Arnheim” oltre ad una variazione di “Ceci n’est pas une pipe” Nella parte di Magritte ci sono anche opere di Henry Moore, Georges Seurat e Rik Wauters”.

Bozar
Ci andiamo nel pomeriggio del giorno 15 dopo aver fatto una lunga passeggiata che ci ha condotto dal giardino botanico alla Gare du Nord e da questa, lungo il canal Bruxelles Charleroi, fino alla Gare du midi passando per Piazza Santa Caterina.
L’edificio è un gioiello del patrimonio architettonico del Belgio. E’ stato realizzato da Victor Horta in stile Art Nouveau nel 1920. Il Bozar è un centro d’arte attivo e dinamico che accoglie ogni anno più di un milione di visitatori: 4.000 m² di spazi espositivi, una grandiosa sala concerti, una sala per musica da camera, due piccoli teatri, tre nuove sale multimediali, e la Cinemateca Reale, famosa in tutto il mondo per la sua collezione di grande valore.

St Michel e St. Gudule
La cattedrale St, Nicolas et Gudule si erge in alto e con una foto è difficile prenderla tutta se non ci mettiamo da un lato. Impotente dal di fuori è ricca di vetrate e armoniosa all’interno la cattedrale è un miscuglio di stili diversi: le torri sono in stile gotico, le vetrate sono d’impronta rinascimentale, la facciata riprende elementi dell’architettura quattrocentesca.

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BRUGES
Arriviamo a Bruges il 10 luglio dopo aver visto solo poche cose di Bruxelles. Ci attira la fama della città medievale meglio conservata d’Europa, Il centro della città sono due piazze medievali, il Markt e il Burg. Il Markt è la piazza principale della città dominato dal Belfort, il campanile alto 83 metri e con 366 gradini, elemento centrale di un film del 2008: “La coscienza dell’assassino”. Al centro della piazza si trova una statua di Pieter de Cominck e Jan Breidel, due eroi locali.

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ll Burg è una bella piazza adiacente dove si affaccia la Stadhuis del XIV secolo, il municipio più antico di tutto il Belgio, famoso per la bella sala gotica e il soffitto intarsiato in legno. Il Groeninge Museum (8 €) ospita la più bella collezione d’arte della città con quadri di Van Eyck (madonna con bambino e canonico), Bosh (il giudizio universale), Van der Goes, David. Ci sono anche quadri più moderni di Delvaux e Magritte. Famosa è la Chiesa di Nostra Signora iniziata nel 1220 e finita dopo duecento anni che contiene una scultura di Michelangelo. Il giro guidato dei canali e la possibilità di vedere dal basso antichi edifici è caldamente suggerito (€ 7.60).

BERLINO
Reichstag
Lo vediamo subito, la sera del 16 luglio, poco dopo aver depositato le valigie in albergo. E’ oggi la sede del Bundestag, il Parlamento tedesco, e il nuovo simbolo della repubblica tedesca. Vicino alla stazione centrale si trova nell Spreebogen, un meandro del fiume Spree a forma di ferro di cavallo. L’ingresso è gratis, ma bisogna prenotare per tempo e c’è sempre fila al chiosco delle prenotazioni che si trova a destra guardando l’edificio, oltre la strada. L’architettura moderna del Reichstag, oltre a rispettare l’impronta dell’edifico originale, è ben inserito nell’armonia del quartiere del Governo, e dalla cima della cupola, facilmente raggiungibile da una rampa, si ammira una bel panorama. Il vasto prato che si trova di fronte è molto frequentato dai bambini per i loro giochi, mentre gli adulti, vestiti da capo ai piedi, prendono il sole (quel poco che c’è) su poltrone affittate da bagnetti con bar come si vedono sulle nostre spiagge. L’ambiente è simpatico e ci siamo pasati davanti spesso.

Porta di Brandeburgo
la Porta di Brandeburgo, alta 26 metri e larga 65 è l’unica porta cittadina ancora esistente di Berlino. Essa è il centro delle attrazioni turistiche per passare inutilmente il proprio tempo. Passaggio obbligato per chi si muove a piedi. Di domenica vi abbiamo trovato due buontemponi con bandiera travestiti da soldati americani per la gioia del Kodak moment, Minnie e Topolino, un orso, qualche personaggio di guerre stellari, un ballerino esperto ginnasta e biciclette di forma strana. Da evitare.

Cattedrale di Berlino (Berliner Dom)
Abbiamo visto l’esterno il 17 luglio mentre aspettavamo di entrare dentro il museo di Pergamo. L’ingresso è a pagamento (5 €). Si trova nel quartiere Mitte e sorge lungo le rive della Sprea. Le sue dimensioni sono mastodontiche: 114 metri di lunghezza, 73 metri di larghezza e 116 di altezza. Abbiamo ammirato la bella facciata, ma non siamo entrati per questine di tempo.



Museo di Pergamon
Facciamo i biglietti alle 9 (10 € a testa) così ci risparmiamo la coda dell’apertura. Il museo comprende tre collezioni distinte. La prima, quella di Pergamo dà il nome al museo. Peccato che le opere non siano rimaste nel bellissimo sito archeologico originario che si trova in Turchia. La seconda collezione riguarda il Vicino Oriente:la Babilonia di Nabuccodonosor, in particolare la porta di Ishtar. Una scala porta al piano superiore dove si trova la collezione dell’arte islamica. Occorrono quasi tre ore per vedere tutto. Bildung durch Wissenshaft.

Alexander Platz
Il nome di questa piazza prende spunto dallo zar Alessandro I che visitò la città di Berlino nel 1805. Erich Honecker, ex Ddr, decise all’inizio degli anni ’70 di trasformare la piazza nel simbolo della gloria socialista e distrusse la sua struttura originaria facendo costruire edifici diversi edifici famosi, tra i quali il Fernsehturm, la Torre della Televisione, la seconda struttura più alta in Europa. Al centro della piazza l’Orologio Universale del 1969, una struttura che ruota continuamente mostrando l’ora nelle varie zone della Terra e la grande Fontana dell’Amicizia, sempre del 1969, un tempo ritrovo di giovani punk. Ci sono anche numerosi negozi dove abbiamo fatto un modesto shopping.

Marienkirke
Sempre nei pressi di Alexanderplatz troviamo questa chiesa costruita con caratteristici mattoni rossi. La costruzione della chiesa è iniziata nel 1270, con aggiunte successive come la torre e la cupola barocca che si trova sopra la torre. All’interno è custodito l’affresco la Danza Macabra (Totentanz), alta due metri e lunga 22, risalente al 1485, protetto da una spessa vetrata. <all’interno ci sono numerosi quadri e un organo del XVIII secolo, capolavoro di Walther. L’ingresso alla chiesa è gratis.

Rotes Rathaus
Il neo rinascimentale Municipio di Berlino è stato costruito in mattoni di terracotta rossa Durante l’epoca comunista l’edificio ha servito l’amministrazione municipale della Berlino Est, conservando il nome di Rotes Rathaus (‘Municipio Rosso’), dal colore della facciata. Nel 1991 anche i colleghi della Berlino Ovest si trasferirono qui dal proprio municipio

Nikolaiviertel con la chiesa di Saint Nicolas.
Nikolaiviertel è il quartiere più antico della città di Berlino. Sono da scoprire tutte le sue stradine ed i suoi edifici medievali.La “Nikolaikirche” ( Chiesa di San Nicola ) è una della più antiche chiese di Berlino. Costruita intorno al 1230, la “Nikolaikirche” è in stile tardo gotico, a tre navate con volta a croce; la struttura attuale è frutto di diverse modifiche. Sorge a pochi passi dalla “Alexanderplatz”. Molti definiscono il quartiere “Nikolaiviertel” una città nella città che resiste fin dal 1200, ma buona parte del quartiere è stato ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Potsdamer Platz
Il giorno 18 luglio abbiamo raggiunto a piedi attraversando il Tiergarten la Potsdamer Platz Durante gli anni trenta questa era una delle piazze più vivaci in Europa, ricca di caffetterie, cinema, hotel di lusso, graziosi grandi magazzini e un grande raccordo per i trasporti della città. Venne poi completamente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Oggi, la si ammira per il suo aspetto futuristico. Vi si trovano numerosi grattacieli, tra i quali interessante è il Sony Center.

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Sony Center
Il Sony Center è oggi una delle costruzioni più riuscite della nuova Berlino. Esso è un complesso di edifici con le funzioni più diverse: shopping, cinema, teatri. Il Sony Center misura cira 26.000 mq ed ospita diverse attrazioni: oltre grandi ristoranti, cinema, uffici, appartamenti privati, servizi ecc… Per gli eventuali clienti inoltre la Sony ha ovviamente aperto un negozio dove poter far vedere ed utilizzare i suoi prodotti più nuovi: dalle Playstation ai cellulari, dai giochi alle videocamere. Noi ci siamo precipitati sui computer per sfruttare una connessione e leggere notizie che i giornali italiani trasmettono su internet. Ci siamo riusciti solo con un computer ed un tablet. Siamo rimasti colpiti dai televisori ad immagini tridimensionali,

Gemalde Galerie
Il biglietto per la pinacoteca costa 8 € e comrende l’uso dell’audioguida in italiano. Nella pinacoteca si trovano 1.500 quadri tra i quali quelli di Rembrandt (al quale è dedicata una sala), Tiziano, Goya, Botticelli (una venere), Holbein, Canaletto, Rubens. C’è anche un noto quadro di Caravaggio e moltissimi di autori italiani alcuni dei quali probabilmente trafugati durante la II guerra mondiale.

Mauerpark Bernauer St. n. 111
Il giorno 20 luglio, dopo aver visitato il 19 Potsdam e Spandau abbiamo raggiunto il Mauerpark e poi il Memorial del muro. “Leben mit der Erinnerung”, vivere con il ricordo: quello del muro, quello dei campi di sterminio. E non rimuoverli. L’accesso al Memorial è gratis. La struttura si trova al n. 111 di Bernauer St. vicino alla Stazione Nord. Si consiglia di andare prima al Mauerpark per vedere il muro autentico. Quello per turisti è troppo asettico. I filmati e le foto sono invece agghiaccianti. Basta ricordare le immagini dei Berlinesi che si buttavano sui teloni dei pompieri nel 1961, il giorno dell’inizio della costruzione del muro. E basta ricordare i troppi morti tra i quali Cetin Mert, uccisa il giorno del suo quinto compleanno, nel 1975, quando cercò di attraversare il muro tra Kreuzburg e Friedrtichst, Tanto orrore è difficile da dimenticare.

Charlottenburg
Nel pomeriggio del giorno 20 visitiamo Charlottenburg. Lo “Schloss Charlottenburg” è un’imponente costruzione di Berlino, che testimonia l’importanza e lo sfarzo della dinastia degli Hohenzollern, famiglia tedesca di elettori, re e imperatori di Prussia, Germania e Romania.
Lo splendore dello “Schloss Charlottenburg” si avverte anche all’esterno del palazzo, nell’immenso giardino in stile barocco che lo circonda. Curatissimo e rigido nello stile, inizialmente in stile francese venne successivamente trasformato in giardino di stile inglese. Noi non siamo entrati nei palazzi, ma ci siamo limitati a guardare e fotografare l’esterno, Davanti al Castello c’è aria di festa con padiglioni, offerte alimentari e musica.

Ka. De. We
Il più famoso grande magazzino berlinese è la KaDeWe (Kaufhaus des Westens autentico paradiso dello shopping e chiaro punto di riferimento, facile da identificare sulla Wittenberg Platz. Con i suoi 60 mila mq (l’equivalente di 9 campi di calcio), 380 mila articoli e 40 mila visitatori al giorno, è il grande magazzino più esteso e leggendario d’Europa, specialmente per le offerte gastronomiche dell’ultimo piano.

Holocaust Denkmal
Dopo aver visitato il Campo di sterminio nazista il giorno 21, il 22 luglio andiamo per coerenza a vedere il memorial vicino alla porta di Brandeburgo. L’Holocaust Denkmal si trova vicino alla Porta di Brandeburgo. Il sito è stato concepito da Peter Eisenmann ed è formato da 2111 steli di diversa dimensione poste su file con percorsi su pavimentazione ondulata. Vi sono più centri di informazione che aprono alle 10.00 e ci sono già turisti in fila. E’ un memorial e come tale resta nella mente del visitatore.

Gendarmer Markt
Sulla piazza si affacciano le due chiese dei calvinisti francesi e tedeschi oltre la Konzerthaus in stile neoclassico. Abbiamo salito i 250 gradini della Franzosischer Dom e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal suono delle campane e dalla vista che si gode di Berlino dall’alto. Le due chiese sono sormontate da due cupole gemelle e l’insieme è incantevole.

Charlie point
Tutto molto folcloristico meno la mostra storica. La mostra è stata aperta nella primavera 2006. Da allora i visitatori che passano lungo Friedrich-, Zimmer e Schützenstrasse possono informarsi gratuitamente su tre diversi temi: i numerosi tentativi di fuga al passaggio di frontiera, sia falliti che riusciti; il significato di luogo simbolico di duro confronto internazionale che aveva il posto di controllo alleato Checkpoint Charlie; i più importanti luoghi di ricordo e della memoria, dei resti del Muro autentici, dei musei e dei centri di documentazione sul tema della Divisione Tedesca e del Muro di Berlino.

Hamburger Bahnhof
E’ il museo pefetto se si vuole vedere l’arte moderna. E’ il più grande museo della città specializzato in quest’arte. Andy Warhol, Kandinsky, Picasso, Klee

Zionskirke
Chiesa raggiunta nel pomeriggio del 22 e della quale possiamo ammirare dall’esterno sia l’imponenza, sia le belle vetrate.

GAND
Gand si trova alla confluenza dei fiumi Leie e Schelda e un tempo fu teatro di lotte armate da parte dei suoi cittadini.. Gand non è pittoresca come Bruges ma presenta diversi monumenti antichi interessanti. dalla stazione al centro storico si percorrono circa due chilometri andando sempre dritti fino a Veldstraat che fa parte del centro cittadino. Il Belfort e lo Stadhuis sono occupati da lavori in corso con camion enormi in movimento, padiglioni per concerti musicali, si vedono appena le belle facciate, Dal momento che è venerdì 13 pensiamo bene di fuggire e di rifugiarci nella Cattedrale, l’unico monumento ad avere l’ingresso libero. Nella Sint-Baafskathedral si trova un capolavoro di Jan van Eyck: l’Adorazione dell’agnello mistico. Per vedere questo quadro vengono richiesti 4 €. Se il Louvre adottasse lo stesso sistema per la Gioconda occorrerebbe lo stipendio di un mese. E’ di libero accesso, invece, un Rubens.

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La Sintniklarskerk era la Chiesa dei mercanti in quanto vicina al porto fluviale medievale di Gand che si trovava tra la Greslei e la Koreulei, le due alzate che si fronteggiano dove appunto era il porto. la chiesa è stata costruita nello stile gotico della Schelda, uno stile austero, ma caratterizzato da ampie vetrate che la illuminano. Contrasta con l’insieme l’altare barocco. La Chiesa svetta sul fiume ed è molto suggestiva nella parte esterna.
Il Greslei presenta eleganti facciate ai numeri 14 e 15, purtroppo coperte in parte da tendoni di ristoranti o esercizi commerciali così come lo Spijker al numero 10, in stile romanico, per quello che il tendone sottostante permette di vedere. Non migliore fortuna è toccata agli edifici della Koreulei coperti in parte ugualmente.
Il Dullegriet, di recente ridipinto nel suo colore originale rosso, fu fuso nel 1450. Non presenta grande interesse.
L’Het Grauen Steen è il Castello dei Conti di Fiandra. Le indicazioni nelle singole stanze permettono al turista di farsi un’idea di come si viveva all’epoca. Orribile è la visione degli strumenti di tortura usati all’epoca. I bastioni in alto e le torrette permettono di vedere la città. Particolare interesse ci hanno destato gli antichi gabinetti a dispersione che facevano cadere gli escrementi dall’alto per circa venti metri nel fossato. Per pudore non ci sono cartelli esplicativi.

HOTELS
Abbiamo soggiornato nei seguenti alberghi:

Albergo Doria Damstraat 3 Amsterdam
Ad Amsterdam gli alberghi sono cari e le camere modeste. Lo sapevamo dopo un attento studio su Tripadvisor. Almeno in questo albergo a tre stelle c’è l’ascensore che sembra una rarità locale. Il bagno è piccolo e senza miscelatore di acqua, quindi attenzione alle ustioni. Il personale alla reception è gentile come quello addetto alla colazione. E’ possibile anche cenare nell’adiacente ristorante senza uscire dall’hotel. La colazione è inclusa nel prezzo con ampia scelta di cibi salati, mentre per il dolce ci sono marmellata, miele e burro con pane da tostare. Un computer è a disposizione nella hall. Vicinissimo a piazza Dam l’hotel permette di ascoltare tutti i rumori degli scalmanati che sfogano le loro frustrazioni urlando o cantando tutti insieme. In questo campo gli Italiani hanno l’Oscar. La posizione centrale permette di girare Amsterdam a piedi. Almeno noi lo abbiamo fatto.

Hotel The Moon rue de la Montagne 4/bis Bruxelles
Di questo hotel non possiamo che parlare bene. Il personale della reception è gentilissimo e ci ha spostato le valigie perché eravamo arrivati presto e le avevamo lasciate alla reception, non avevamo prenotato ed abbiamo cambiato camera nei sette giorni di permanenza. Il personale parla diverse lingue, anche l’italiano, ma abbiamo preferito discutere in francese o inglese. Il prezzo è basso e comprende la colazione che non differisce molto da quella che facciamo a casa. I tavolini per la colazione sono cinque e non li abbiamo mai trovati tutti occupati. Abbiamo scoperto che non solo la stazione e la Grand Place erano vicine, ma anche la cattedrale, il parco, i musei. Abbiamo dormito per tre notti delle sette in una tripla a 75 euro con molto spazio a disposizione. La doppia a 63 euro è piccola, ma funzionale. Non si consiglia di mangiare nei ristoranti vicini perché cari, ma di andare oltre la Borsa, oltre Boulevard Anspach per non essere spennati, anche se i prezzi sono sempre quelli dichiarati all’ingresso

Motel One Invalidenstrasse 54 Berlino
L’hotel si trova a cento metri a sinistra dell’Hauptbahnhof ed è visibile con i suoi undici piani appena si esce dalla stazione guardando a sinistra. La reception è formata da personale gentile che parla un inglese corretto anche se per lo più abbiamo discusso in tedesco. La struttura è molto moderna, le camere sono pulite, gli asciugamani vengono cambiati tutti i giorni. Il televisore è di grandi dimensioni, con schermo piatto e con molti canali, compresa RAI 1 che non è il massimo della televisione italiana. Centrale, permette non solo di usufruire dei servizi della stazione per la colazione o per la cena, ma anche di supermarket nelle vicinanze (Penny in Alt Moabit). Possiamo cosìpagare una bottiglia di acqua a prezzo onesto. Abbiamo utilizzato per tre giorni la Tageskarte e il metro partendo dalla stazione, mentre gli altri quattro abbiamo raggiunto agevolmente tutte le mete previste a piedi.

ORANIENBURG
Il 21 luglio siamo andati a Sachsenhausen, il campo di sterminio nazista a 35 chilometri da Berlino, dove prigionieri di varia provenienza etnica e politica furono ammucchiati raddoppiando il numero delle baracche fino a più di sessanta in uno spazio diventato esiguo a forma di triangolo e aumentando il numero dei prigionieri di una baracca da 146 a 300. Il campo si trova a meno di due chilometri dalla stazione della S Bahn di Oranienburg ed è facilmente raggiungibile a piedi seguendo le indicazioni dei cartelli. Vale la pena conservare il ricordo anche se l’audioguida affittata per tre euro contiene la tesi non nuova che “anche se” i nazisti tedeschi furono cattivi, anche i Sovietici non lo furono meno. Il Vangelo recita che prima di togliere la pagliuzza dall’occhio del vicino va tolta la trave dal proprio occhio. Altrimenti il ricordo delle povere vittime diventa indefinito e si perde nel tempo.

Nel campo di sterminio furono fucilati 10000 Russi nel 1941 e 350 Ebrei nel 1942, furono perpetrate tutte le atrocità che menti umane malate potessero concepire, furono studiati tutti i mezzi scientifici per uccidere i propri simili dalla fucilazione alla nuca fino ai camion a gas letale. Efferatezza crudele che viene ampiamente documentata e che lascia sgomenti.
Oranienburg è comunque una bella cittadina tedesca dove oggi è possibile fare colazione al “Petit Café” subito dopo la stazione, sulla destra e pranzare al Café “rendez-vous” con Schintzel, Kartoffeln e gemischte Eis con 22 Euro in due. L’indirizzo è Bernauer St. 92. Dal momento che i locali e i servizi della cittadina non sono molti ci sembra utile indicarli.
Gedenkstätte und Museum Sachsenhausen
Straße der Nationen 22
D-16515 Oranienburg
Tel. 0049-(0)3301-200-0 begin_of_the_skype_highlighting GRATIS 0049-(0)3301-200-0 end_of_the_skype_highlighting
email : info@gedenkstaette-sachsenhausen.de

POTSDAM
Si arriva a Potsdam dalla stazione centrale prendendo la S 7 dal binario 16. La cittadina è nota, oltre che per il centro storico, per il Parco Sanssouci dove si trovano edifici interessanti, giardini curati ed un orto botanico. Al New Palace abbiamo trovato capannoni, musica e festa. Abbiamo visitato le New Chambers. Il punto forte sono il vecchio castello del Parco e l’antico mulino, interamente rifatto.

amsterdam

RISTORANTI
Ristorante Doria Amsterdam
Abbiamo cenato due volte al Doria per non uscire dall’hotel e cercare altre soluzioni. Il servizio è efficiente ed effettuato da giovani. Abbiamo mangiato pizza e pollo la prima sera bevendo birra, non ricordiamo la seconda sera. I clienti dell’hotel godono di uno sconto del 10 % sul prezzo totale.

Café de Markten Oude Graanmarkt 5 Bruxelles
Abbiamo scoperto per caso il locale vagabondando nella zona di Piazza Santa Caterina. Abbiamo preso una insalata con il salmone innaffiata con buona birra ed abbiamo speso poco. Il cameriere era un po’ impacciato, ma molto simpatico e gli abbiamo lasciato anche la mancia. L’ambiente è vivace ed è piacevole mangiare in questo locale.

Pataya Rue Antoine Dansaert 49 Bruxelles
Abbiamo mangiato in questo locale assaggiando per la prima volta cibo thai: riso saltato in padella rispettivamente con scampi e con pollo con erba cipollina. Abbiamo bevuto acqua. Il prezzo è ragionevole e consigliabile per chi vuole provare l’esperienza.

Mc Donald Place de la Bourse 3 Bruxelles
E’ stata un’occasione per assaggiare la nuova linea vegetariana della catena.

Hector Chicken place de Brouckère 15 Bruxelles
Mezzo pollo a testa e patate fritte a poco prezzo. Fila all’ingresso con servizio rapido. Presenza multirazziale e multiculturale. Ci siamo stati due volte

Taverne Restaurant Plattesteen Bruxelles
Bistrot dove abbiamo mangiato pastasciutta ottima ed abbondante (tagliatelle all’uovo con prosciutto e besciamella)

Eden di Vrijdagmarkt 20 Gand
Buone le lasagne prese dalla moglie (che è una cuoca sopraffina del piatto) e buona l’insalata con formaggio e salmone del marito. Servizio efficiente e locale pulito.

SPANDAU
Dopo aver visitato Potsdam facciamo tappa il 19 luglio a Spandau dove ammiriamo il centro storico. La Zitadelle di Spandau è l’unica fortezza rimasta nell’area di Berlino. E’ situata al centro del distretto omonimo sulla confluenza tra i fiumi Spree e Havel.

TRASPORTI
Per spostarci da Amsterdam a Bruxelles abbiamo preso un intercity alle 8.46, piattaforma 15 b, treno ogni ora, 42 € cadauno. E’ meglio non prendere il Thalys che costa il doppio e che c’è alle 8.16 e, poi, ogni ora.
A Amsterdam e Bruxelle ci siamo spostati a piedi ed ignoriamo i mezzi pubblici. Da Bruxelles abbiamo preso tre volte il tre no per Bruges, Antwerp e Gand al presso di 15, 13.5 e 15 € AR il che dimostra quanto non convenga l’inter rail a 76 €. I controllori dei treni in Belgio sono onnipresenti in quanto i biglietti non vanno obliterati. Alle stazioni troviamo ogni informazione.Nel muoverci da Bruxelles a Berlino abbiamo preso il treno normale fino a Liegi e di lì ci siamo spostati con l’ICE con un cambio a Colonia. A Berlino abbiamo usato per tre giorni la Tageskarte (meno di 7 € a testa). Il biglietto va obliterato anche se nessuno ha controllato durante i lunghi viaggi effettuati. La piantina della S Bahn e della U Bahn non è delle più facili a leggersi anche perché la legenda è scritta molto piccola. Modesto consiglio: andate in una copisteria e fatela ingrandire in A 4.

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6 luglio Partenza da Pisa per Amsterdam Schipol

Volo TRANSAVIA da Pisa 15.10 17.20 € 48 con priorità e valigie
Abbiamo dormito tre notti nell’Hotel Doria Damstraat 3 Amsterdam B & B

7 luglio Amsterdam

VaN gOgh Museum- I canali

8 luglio Amsterdam

Bloemen Markt- Begijnhof-il porto

9 luglio Amsterdam-Bruxelles

Treno internazionale Amsterdam Bruxelles piattaforma 15 b Central station ore 8.46 € 42
Abbiamo dormito sette notti nell’Hotel Hotel The Moon Rue de la Montagne 4 Bruxelles 63 € a notte B & B
Abbiamo visitato La grande place

10 luglio Bruxelles-Bruges-Bruxelles

Cattedrale-Belfort-Giro dei canali-Groeninge museum-Onze Lieve Vroeverk

11 luglio B-Anversa-B

Stazione-Grote Markt- Rubenshuis-Stadhuis- Onze Lieve Vroeverk Cathedral

12 Bruxelles

Mannequin Pis – Flea market – Palais de Justice – Le Grand Sablon – Le Petit Sablon- Warande

13  Br – Gand – Br

Belfort – Stadhuis – Sintbaafcathedral – Sintniklarskerk – Greslei – Koreulei – Dullegriet – Het Grauen Steen

14 Bruxelles

Il Parlamento europeo – Musé d’art ancient – Musée Magritte

15  Bruxelles

Bozar – St Michel e St. Gudule

16  Bruxelles-Berlino

Treno per Liegi p. 9.03 a, 10.06  treno ICE Treno Liegi 11.12 Cambio a Colonia a. 12.15- p. 12.48 arrivo  HBF  Berlino 17.12 ICE
Abbiamo dormito 7 notti ne Motel One Berlin Hauptbahnhof  Invalidenstrasse 54 € 84 a notte
Reichstag – Porta di Brandeburgo – Unter del Linden

17 luglio  Berlino

Cattedrale – Museo di Pergamon – Alexander Platz – Marienkirke Nikolaivietel con la chiesa di Saint Nicolas.  Nikolaivietel  è il quartiere più antico della città di Berlino. Sono da scoprire tutte le sue stradine ed i suoi edifici medievali..

18  Berlino

Porsdamer Platz – Gemalde Galerie

19  Berlino

Potsdam con il metro linea s 7. Parco Sanssouci – New Chambers – New Palace – Spandau  con il vecchio edificio, la torre di guardia, il museo e la famosa esposizione d’arte.

20  Berlino

Mauerpark – Bernauer St. n. 111 – Charlottenburg – Ka. De. We.

21 Berlino

Campo di Sterminio di Sachsenhausen a Orienburg

22  Berlino

Holocaust Denkmal – Gendarmer Markt – Charlie point – Hamburger Bahnhof – Zionskirke

23 luglio Berlino Partenza

Da Berlino Scoenefeld aeroporto a Pisa 12.15-14.15
Easyjet 81 €

 

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