Tutti gli articoli con il tag Simone Mariotti

Zimbabwe - Cascate Vittoria

di Simone Mariotti –
«Ci rivedremo Simon», mi disse JB all’ aeroporto di Victoria Falls, nel suo Zimbabwe.
«Certo, sei tu che me lo hai detto: “Solo le montagne, immobili, non s’incontrano mai. Le persone si incontrano sempre”».
Sorrise, con la sua solita faccia furba, ma con un lampo d’allegria sincera, pronto per mettersi di nuovo in marcia, e scarrozzare altri turisti in quell’Africa le cui strade, dal Capo di Buona Speranza all’Uganda per lui, con i suoi 47 anni vissuti come una gazzella a ritmo d’avventura, avevano pochi segreti. Leggi tutto

Thailandia - un mahout si prende cura del suo elefante

di Simone Mariotti –
Cotone grosso, ruvido e resistente, e ci si incamminava verso la foresta circostante, con in mano due o tre lunghe canne da zucchero. Il mio mahout mi indicava la strada,
ma non era necessario, bastava avere un po’ d’occhio e seguire le tracce: un elefante ne lascia parecchie! Arrivati sul posto, dopo una mezz’ora di cammino, iniziava la prima pulitura dell’animale, che la sera prima avevamo legato a un albero per costringerlo a restare a dormire fuori altrimenti, come tutti, sarebbe rientrato subito al centro.
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Borneo - FOTO DI SIMONE MARIOTTI

di Simone Mariotti – 
La loro sfortuna più grande, forse, è di essere meno famose degli oranghi, meno belle, e più indipendenti. Ma le nasiche, le incredibili grandi scimmie proboscidate, sono tra le creature più insolite che si possano incontrare nella foresta del Borneo, e anche tra le più rare purtroppo. Trenta anni fa questi straordinari e unici primati potevano mostrare il loro buffo naso, simile a una grossa patata rossa lunga e schiacciata, e il loro curioso pancione rigonfio in stile barilotto senza troppa paura. Leggi tutto

viaggi in Laos

di Simone Mariotti –

I gamberi stavano scoppiettando sulla graticola.
Eravamo abbastanza lontani dal fiume, quasi alla prima periferia della città, e attorno a noi i segni della grande alluvione di agosto non erano così profondi. Il Mekong ci aveva dato dentro pesante, ma dopo tutto Vientiane è sempre un po’ come un calzino rivoltato, di quelli di lana grossa, con tutti quei fronzoli che ciondolano con caloroso disordine. Erano solo più bagnati del solito. Leggi tutto