di Eno Santecchia –
Da Roma ci dirigiamo verso sud-est a bordo dell’aereo A300-600R dell’Egyptair. L’aereo è grande e affollato, il servizio è ottimo: giornale, cuffie per ascoltare la musica, bibite, plaid per chi soffre il fresco, cuscino per appoggiare la testa e un pranzo discreto.
Si fa scalo a Hurgada, adagiata sulle rive dello splendido mar Rosso: dall’alto si vede la trasparenza delle sue acque. Nell’entroterra vi sono aridi rilievi montagnosi che fanno da cornice ai grandi complessi alberghieri. Nonostante non sia tardi, a noi sembra sera profonda forse per il cambio di orario o poiché d’estate più si va a sud e più si fa buio prima. Leggi tutto














